
Testo di Mattia Eccheli
Pubblicità e passaparola. La prima costa, la seconda no, ma è forse anche più importante. Con un’indagine che ha coinvolto 5.000 possessori di auto elettriche fra Germania, Svizzera e Austria (nei prossimi mesi toccherà a quelli di Regno Unito e Francia), la società di analisi e consulenza UScale ha voluto approfondire per la quinta volta (fra maggio e giugno) in questi ultimi anni quanto gli automobilisti siano disposti a “raccomandare” ad amici e colleghi il modello che guidano.
Il livello di soddisfazione resta elevato fra i clienti di Tesla e Porsche, che continuano ad occupare le prime due posizioni rispettivamente con il 71 e il 64% di apprezzamento. Cresce il gradimento nei confronti di Bmw (terza con il 62%, grazie soprattuto alla i7 e alla i5, mentre i modelli più compatti “soffrono”), ma anche dei marchi coreani Hyundai (56%) e Kia (52%), quarto e quinto.
I clienti continuano a restare esigenti, e su alcuni punti anche critici, ma cominciano a riconoscere che la semplice capacità della batterie non è più un parametro determinante. Per quanto riguarda Tesla, in particolare, le valutazioni dei proprietari restano su livelli di eccellenza per consumi, percorrenza, ricarica e software, mentre non lo sono altrettanto per dotazioni e qualità.
I due marchi asiatici (il terzo, Genesis, è comunque nella Top 10, ottavo con il 45% di “positività) sono riusciti a farsi apprezzare grazie alla tecnologia a 800 Volt che accelera i tempi del rifornimento. Polestar e Volvo sono sesta e settima (47 e 45%), entrambe controllate dalla cinese Geely e penalizzate dai consumi elevati e dalla funzionalità della App, e precedono anche Mercedes-Benz (nona con il 44%) e Fiat (decima con il 42%, ma con un 20% che non consiglierebbe il marchio: fra i primi dieci solo Genesis ha un dato peggiore, 21%).
I marchi di Stellantis sono quelli meno apprezzati dagli automobilisti: chiudono la classifica con appena il 3% (Peugeot), il 4% (Citroen) e il 10% (Opel) di “raccomandazioni”: il 62, 59 e 54% di clienti non consiglierebbe le elettriche di queste case ad amici e colleghi. Un dato negativo lo hanno rimediato anche Mini, con il 44% di mancate segnalazioni, e Nissan (49%), che con il 27 e il 20% di suggerimenti precedono tuttavia altri marchi.
È il caso di Renault (25% di “sì” e il 24% di “no”), di Audi (addirittura diciannovesima su venticinque: 25% di indicazioni positive e il 37% negative) e di Dacia (18 e 31%), che sconta l’insoddisfazione per le prestazioni alla colonnina di ricarica. I due costruttori cinesi BYD e MG sono tredicesimo (giusto davanti a Volkswagen, che beneficia del gradimento della ID.7) e ventiduesimo. L’autonomia resta un parametro di riferimento: nel 2023 i 400 chilometri di percorrenza estiva soddisfacevano il 31% degli intervistati, scesi al 22% quest’anno.
Lo stesso vale per la velocità di ricarica: i 150 kW bastavano al 28% del campione un anno fa, mentre ora sono sufficienti solo al 20%, anche se il gradimento è inevitabilmente più alto per i possessori di auto compatte. Quelli che guidano macchine di segmenti superiori non si accontentano quasi più nemmeno dei 200 kW. Per gli automobilisti diventano sempre più importanti le app che accompagnano la guida a zero emissioni.
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