
Ieri alla concessionaria Mercedes MERBAG di Milano, è uscita l’ultima Smart Fortwo. L’ha ritirata Gaia Pisani, una giovane avvocatessa milanese, l’ultima fortunata proprietaria dell’iconica citycar due posti. Quella di Fortwo è una storia durata 25 anni che ha avuto origine nel 1998 e si è conclusa il 28 marzo di quest’anno, quando è stato prodotto l’ultimo esemplare. Un’auto estremamente compatta, lunga appena 2 metri e 70, che ha ridefinito il concetto di mobilità urbana. E infatti proprio nelle nostre città, e in special modo a Roma, la Smart ForTwo ha ottenuto un successo incredibile: in Italia sono state vendute 650 mila Smart di cui 200 mila solo nella Capitale. I Romani, e non solo, la rimpiangeranno, in attesa di rivederla, chissà, in un prossimo futuro.
La Smart Fortwo nasce nei primi anni ’90, dall’idea di Nicolas Hayek, il fondatore della Swatch, che desiderava un’auto compatta ideale per muoversi nei centri urbani. Voleva creare un’auto che fosse piccola e altamente efficiente, proprio come gli orologi Swatch. Per dare corpo a questa idea aveva bisogno di un’azienda automobilistica che credesse nel progetto. Chiese prima a Fiat ma senza successo. Si rivolse allora a Mercedes-Benz, parte del Gruppo Daimler AG, trovando finalmente un accordo.
Così nel 1994 nacque la joint venture tra Swatch e Mercedes-Benz chiamata Micro Compact Car AG, con l’obiettivo di sviluppare la “Swatchmobile”, come veniva chiamata. Tuttavia, nel 1998, quando l’auto fu finalmente pronta per il mercato, Hayek si ritirò dal progetto, e la Daimler AG assunse il controllo totale della compagnia, rinominandola Smart (acronimo di Swatch Mercedes ART) GmbH.

La prima Smart Fortwo, originariamente denominata Smart City-Coupé, fu lanciata nel 1998. Quando fu introdotta sul nostro mercato, con quelle sue forme da microcar per neopatentati, venne inizialmente sbeffeggiata. Ma i suoi 2,5 metri di lunghezza a prova di viuzze romane convinsero in poco tempo anche i più scettici. L’auto fu progettata per ospitare comodamente due persone con bagagli al seguito e offriva un’ottima manovrabilità grazie al suo ridotto raggio di sterzata.
Su questa base fu prodotta la Smart Crossblade, una versione bizzarra e costosa senza tetto e al posto di un parabrezza un piccolo deflettore. Se volete approfondire la sua storia e le sue caratteristiche ve la raccontiamo nel numero di luglio di Youngclassic.
Già dalla prima generazione la Smart ForTwo fu prodotta in una versione a zero emissioni. Si chiamava la ForTwo Electric Drive spinta da un motore elettrico che erogava 41 cv alimentato da una batteria di 13.2 kWh.

Nel 2007 uscì la seconda generazione con un design aggiornato. Crebbe nelle dimensioni raggiungendo i 2,70 metri di lunghezza e offriva motori più potenti ed efficienti. A differenza della prima generazione la seconda fu realizzata nello stabilimento di Hambach dove veniva prodotta la versione termica. La batteria nella versione aggiornata arrivava a una capacità di 17,6 kWh e il motore elettrico erogava 74 cv.
La terza generazione della Smart Fortwo fu introdotta nel 2014. Presentava un design ancora più moderno e tecnologicamente avanzato sviluppato su una piattaforma condivisa con Renault. Da questa joint-venture uscì anche la Smart FourFour a quattro porte e quattro posti che condivideva la carrozzeria e gran parte dello stile con la nuova generazione della Renault Twingo.

Il motore diesel fu bandito, mentre dal 2019 restò in gamma la sola motorizzazione elettrica, con la batteria da 17,6 kWh che alimentava il motore elettrico da 82 cv. La Smart divenne così il primo costruttore europeo ad avere in gamma soli modelli a zero emissioni. Certo il prezzo non era proprio alla portata di una piccola due posti da città: più di 25 mila euro…
La storia della ForTwo, come dicevamo, si è conclusa ieri con la consegna dell’ultima vettura in Italia. Ma il Gruppo Daimler AG, che dal 2019 si è unito alla colosso cinese Geely per produrre le Smart elettriche del futuro in Cina a basso costo, non sembra intenzionato ad abbandonare definitivamente la ForTwo. Il ceo di Smart Europe Dirk Adelman tempo fa aveva dichiarato che il progetto di una piattaforma dedicata era in cantiere. Ma i costi per realizzarla da zero sono importanti e sia Mercedes che Geely stanno cercando dei partener per condividere i costi per sviluppare l’auto in serie, che ovviamente sarebbe solo elettrica. Staremo a vedere. Al momento la più piccola Smart è la #1, una piccola crossover elettrica da 4,30 metri di lunghezza.

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