Hyundai Kona ritorna rivista e corretta. Sempre suv, ma più grande, parecchio più grande tanto da sfiorare il segmento superiore, adesso ha uno stile inedito fuori, mentre dentro ricorda da vicino le elettriche Ioniq 5 e 6. La versione full hybrid ad oggi è la più efficiente, ottimale compromesso fra prestazioni, attenzione all’ambiente e consumi.
Che sia un’auto inedita, costruita su un pianale completamente nuovo, lo si evince dalle nuove misure. Con una lunghezza di 4,38 metri, e un passo “stirato” ad arte (frutto dell’inedita piattaforma) per ottenere la maggior abitabilità possibile. Poi, si sale a bordo e arriva la conferma. Sarà per quel passo allungato, sarà per quei sedili ridisegnati e assottigliati (ma senza rubare comfort), fatto sta che l’incremento di spazio è la prima cosa che si nota. Insieme alla redistribuzione degli spazi, alla plancia dominata dal doppio display, fino alla leva del cambio migrata accanto al volante, là dove non ruba spazio.

Insomma, chi conosce l’elettrica Ioniq 5 si sente a casa. Per gli altri c’è la piacevole sensazione di un’auto che mette insieme praticità e un design attraente. Fin qui una prima impressione a bordo. Approfondendo, i motori sono quelli della Kona di prima generazione, seppur aggiornati e ottimizzati. Per capirci, oltre alla versione elettrica che arriverà in autunno (due le versioni: batteria da 48,4 kWh e potenza 114,6 kWh (151 cavalli) e batteria da 65,4 kWh con potenza da 160 kWh (218 cavalli), adesso è possibile scegliere fra mild hybrid 48 V da 120 cavalli, full hybrid T-Gdi da 141 cavalli e la versione a benzina Ice 1.0 T-Gdi da 120 cavalli. Concentrandoci sulla versione full hybrid, il powertrain rimane molto simile alla precedente versione, sarà per questo che al volante si confermano le doti già note: comfort, consumi ridotti, mentre cresce l’attenzione alla sicurezza.
Dicevamo delle dimensioni. Hyundai sottolinea che si tratta della vettura più grande del segmento B-Suv, “a metà strada tra Bayon e Tucson”. E in effetti… Rispetto alla precedente generazione, nuova Kona è cresciuta parecchio, con un aumento della lunghezza di 15 centimetri, passando a seconda delle versioni fino a 4,38 metri, con un passo di 2,66 metri. Come detto, è un incremento ben avvertibile, che coinvolge anche lo spazio per i bagagli, aumentato del 30 per cento.

Avvertibile anche quando si parcheggia però, specie se si vive nelle affollate città dove anche 15 centimetri in più possono complicare la vita. Ma torniamo al sistema ibrido. Da una parte il motore a benzina da 1.6 litri ciclo Atkinson da 105 cavalli, dall’altra il motore elettrico da 32 kWh. Metteteci un cambio automatico a 6 marce a doppia frizione e avete un quadro generale già abbastanza chiaro. Certo, c’è anche la piccola batteria da 1,32 chilowattora. La potenza totale, 141 cavalli, si conferma adeguata, anzi. Il meglio si ottiene nella modalità “Eco”, viaggiando con un filo di gas, quando il comfort acustico resta buono e i consumi davvero ridotti; fare 20 km/l non è così difficile.
Alla voce emissioni, occhio a chi vive in città come Milano: 103 e 108 g/km di C02 (questi i dati riferiti alla versione oggi più efficiente, ossia la full hybrid 1.6 GDI HEV 2WD DCT), sono infatti superiori alla soglia dei 100 grammi che permettono l’accesso senza pagare alle Ztl più restrittive; i milanesi sono avvisati.
Se esteticamente la nuova Kona è decisamente diversa, con quella fila di led che attraversa orizzontalmente fronte e retro, dentro si avverte aria di casa (vedi la citata Ioniq 5). Ma prima di entrare nel merito, una prima novità: le chiavi non servono più e nemmeno il telecomando. Sulla coreana adesso si sale con lo smartphone, una chiave digitale permette di aprire e mettere in moto, stop. Unica condizione avere un iPhone o un telefonino Google o Samsung; comoda l’idea di condividere la chiave digitale con un massimo di tre famigliari. Il resto è stato totalmente rivisto.

Dal volante con il selettore del cambio sul piantone, ai grandi display da 12,3 pollici che dominano la plancia. C’è più spazio ma soprattutto ci sono più spazi per riporre oggetti vari, con il tunnel fra i sedili totalmente sfruttabile. Il resto è frutto dell’incremento dimensionale e di sedili rivisti e più sottili. Insomma, la flessibilità c’era anche prima, adesso supportata da un maggiore spazio piace ancora di più a chi ama sport e vacanze in famiglia. Rimanendo all’interno, in crescita anche l’attenzione ai materiali con un Eco-pack che include rivestimento del tetto e moquette in Pet riciclato, volante con vernice bio e sedili in pelle trattata ecologicamente.
A un’analisi più attenta, emergono altri aggiornamenti significativi. Dal Surround view monitor che mostra l’area circostante al veicolo da diversi punti di vista (anche dall’alto), una vera manna per le manovre, alla qualità del sistema audio Bose, che con sette altoparlanti più un generoso subwoofer offre una qualità acustica notevole. Il portellone elettrico semplifica le operazioni di carico (lo spazio adesso è maggiore e il sedile posteriore frazionato permette di caricare anche oggetti ingombranti).

Bene le due prese Usb C davanti, a cui se ne aggiungono altrettante per chi viaggia dietro; addio discussioni in famiglia a chi carica per primo. Quasi scontata la base wireless per lo smartphone nella console centrale; peccato solo che, in tema di connettività, sia ancora necessario il cavo per gestire il telefonino attraverso Android auto ed Apple CarPlay. Comodi la navigazione online, le informazioni sul traffico in tempo reale, gli aggiornamenti sui parcheggi, compresi prezzi del carburante e stazioni di rifornimento. Altro aspetto in crescita, l’attenzione alla sicurezza attiva.
Dietro nomi non sempre comprensibili come Forward collision-avoidance assist (a protezione di pedoni e ciclisti), lo Smart cruise control (quasi scontato ma qui c’è una versione più evoluta che lavora in simbiosi con il navigatore) o il complicatissimo Blind spot collision avoidance assist, ecco dietro questi nomi complessi si cela una delle dotazioni in termini di sistemi di assistenza alla guida fra le più complete della categoria. Incluso un nuovo sistema che monitora l’attenzione di chi guida e, appena si abbassa lo sguardo per controllare lo smartphone (una delle cause più frequenti di incidenti, insieme all’alta velocità), invita a tornare vigili e attenti.
I prezzi di Hyundai Kona partono dai 28.500 euro della versione benzina 1.0 T GDI 2WD MT ai 30.500 della stessa motorizzazione ma in versione 1.0 T GDI 2WD DCT, per salire a 29.500 euro per la mild hybrid 1.0 T GDI 48V 2WD MT, fino alla versione full hybrid 1.6 GDI HEV 2WD DCT che parte da 34.500 euro per arrivare ai 37.500 euro dell’allestimento top di gamma X Class.
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