
Testo di Paolo Odinzoff
Porsche Taycan. Auto elettriche e divertimento alla guida. Fino a poco tempo fa le due cose erano in antitesi come il diavolo e l’acqua santa. Perfino sulle supercar a batteria i costruttori hanno privilegiato inizialmente l’indole verde, piuttosto che cercare di “riprodurre”, almeno in parte, il comportamento stradale e lo stesso feeling emozionale dei modelli termici.

Cosa quest’ultima non facile ma neppure impossibile. L’evoluzione della categoria ha infatti fortunatamente prodotto i suoi effetti e oggi sono sempre più le vetture con la spina che possono sfatare il tabù dando soddisfazioni al volante. Anche per quella parte di pubblico che, soprattutto sulle sportive, non accetta compromessi di alcun genere come sacrificio alle zero emissioni.

Esempio lampante è la nuova Porsche Taycan arrivata da pochissimo nelle concessionarie con un listino a partire da 105.000 euro. Dopo aver conquistato 150.000 clienti dal lancio nel 2019, la tedesca è stata aggiornata nell’intera gamma, comprese le versioni “familiari” Cross Turismo e Sport Turismo. Un restyling che l’ha resa più performante, oltre a regalare al modello una linea più esclusiva e diverse migliorie sul fronte tech.
Partendo allora proprio dalla dinamica, la nuova Porsche Taycan impiega adesso un telaio attivo. Associato a delle sospensioni pneumatiche adattive, è in grado di portarla a un livello superiore quanto a comfort e maneggevolezza. Nelle versioni top propone la tecnologia Porsche Active Ride e, come abbiamo potuto constatare provando la vettura tra curve e saliscendi sulle strade della Croazia, perfino in caso di frenate dinamiche e decise sterzate mantiene la carrozzeria sempre in piano premiando la tenuta di strada soprattutto nei percorsi misti.
Cambia sulla tedesca anche la propulsione, il powertrain sull’asse posteriore è stato alleggerito (-15 kg) e potenziato (+ 80 kW) e in tutte le versioni (a 2 e 4 ruote motrici) la differenza con la precedente edizione si fa sentire. Basti pensare che le varianti “entry level” e Turbo S levando il fiato sono rispettivamente in grado scattare da 0 a 100 km/h in appena 4,8 e 2,4 secondi. Mentre sfruttando la funzione push-to-pass del pacchetto Sport Chrono è possibile attivare per 10 secondi un boost che sulla Turbo S aumenta la potenza di sistema a 952 Cv portando a 1.100 Nm la coppia massima a disposizione.
Riguardo l’alimentazione, la nuova Porsche Taycan utilizza delle batterie con una maggiore capacità, da 89 o 105 Kw a seconda dell’allestimento, associate a un sistema di recupero dell’energia nelle fasi di decelerazione ottimizzato. Ciò ha permesso di farle guadagnare punti anche sul fronte dell’autonomia portandola nelle versioni più perforamenti in questo senso a percorrere fino a 678 km (WLTP).

A patto, ovviamente, che non le venga chiesto massimo nelle prestazioni, attivando magari addirittura il launch control per eseguire partenze a razzo in stile Formula 1. Anche nella ricarica l’elettrica Porsche fa un passo avanti. Grazie al caricatore di bordo e l’architettura a 800V, collegandola a una colonnina veloce DC fino 320 Kw in soli 18 minuti può fare un pieno d’elettroni dal 10 all’80%.
Passando allo stile, la tedesca fa la differenza con la passata edizione per alcune modifiche sulla carrozzeria mirate ad alzarne il tono fin da fuori e che la rendono subito riconoscibile. A cominciare dalla parte frontale, caratterizzata da gruppi ottici a 4 punti HD Matrix ad alta risoluzione di forma piatta che mettono in risalto la larghezza della carrozzeria. Fino alla coda dove il logo Porsche presenta ora una grafica tridimensionale ad effetto vetro che può illuminarsi riproducendo delle animazioni.
Cambia pure l’abitacolo, dotato adesso di un’interfaccia utente ottimizzata che offre inedite funzioni nell’infotainment: tra cui la possibilità di effettuare lo streaming di contenuti video sullo schermo centrale e sul display del passeggero.

Peccato soltanto che la carenza all’interno di molti comandi fisici, primi fra tutti quelli che regolano i flussi delle bocchette di areazione, pur conferendo al salotto di bordo un tono chic e minimalista, in certe situazioni risulti un po’ scomoda e costringa a complicate manovre per accedere ai vari menù sui vari schermi della plancia. Nessuno comunque è perfetto e alla nuova Porsche Taycan manca davvero poco per esserlo.
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