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Volkswagen Tiguan, l’esperienza l’ha resa matura

di Redazione - 22/02/2024

Nuovo giro nuova auto. E proprio come sottolinea il celebre proverbio del “non c’è due senza tre”, Volkswagen Tiguan si palesa nella sua terza generazione. Ha guadagnato giusto una manciata di centimetri in lunghezza (la quota è pari a 4.539 mm) e altezza, mentre passo e larghezza sono rimasti invariati. Perché non sarebbe servito a nulla sconfinare in un nuovo segmento per consolidare il proprio status.

A fare da base alla nuova esperienza targata Tiguan il pianale MQB Evo, che alimenta tutta una serie di tecnologie a corredo, che ridefiniscono anche la vita di bordo. Certo le maggiorazioni a livello di quote qualcosa contano, ma qui la differenza la fa il sistema d’infotainment marchiato MIB4. E poi c’è tutto il comparto motorizzazioni, che per quanto sia sempre più elettrificato, non rinuncia alla tradizione dei turbodiesel.

No elettrico, si plug-in

La gamma di propulsori si declina secondo tre fronti: mild-hybrid, plug-in hybrid e termico. Il primo ha nel 1.5 TSI coadiuvato da un sistema di ibridizzazione leggero da 48 volt il suo punto fermo. Due i livelli di potenza disponibili, 130 e 150 cavalli. Il secondo non poteva che essere quello dell’ibrido alla spina. Ma in questo caso le novità sono più rilevanti ai fini della componente elettrica.

La batteria è quasi raddoppiata, potendo contare su 19,7 kWh di capacità. Un valore che sulla carta assicura sino a 100 km di autonomia nel modo di guida elettrico. Un dato che dovrebbe ampiamente sostenere le necessità del quotidiano di (più o meno) chiunque. Una tecnologia in grado di supportare anche la ricarica in corrente continua sino a 50 kW di potenza (in alternata sino a 11 kW).

Un complesso plug-in che si presenta ai nastri di partenza (sarà commercializzato in un secondo momento) in due distinti livelli di potenza complessiva: 204 o 272 cavalli. La differenza deriva dalla potenza di partenza della componente termica, il 1.5 TSI. Ma se siete amanti dei classici, la gamma Tiguan si completa dell’inossidabile 2.0 TDI: 150 0 193 le cavallerie disponibili. Se scegliete quest’ultima potete contare sulla trazione integrale 4Motion (non disponibile sulle altre versioni). A proposito, il manuale è sparito, perché a fare le veci c’è solo il DSG: 6 marce sulle phev e 7 sulle altre. La leva è posta sullo sterzo come sui modelli elettrici ID.

Facciamola facile

Il piccolo aumento delle dimensioni ha prodotto una maggiore capacità del vano di carico, che guadagna 37 litri rispetto alla generazione precedente. Il dato, quando la seduta posteriore è in posizione, è di 652 litri (versioni non plug-in). Da sottolineare proprio come la seconda fila possa scorrere in senso longitudinale e abbia lo schienale reclinabile. Soluzioni che amplificano la modularità del vano.

Mentre l’avvento della piattaforma MIB4 rivoluziona la domotica a bordo, rendendo la maggior parte delle operazioni molto più semplici. Non ci sono tasti fisici in plancia, ma è un peccato che si può perdonare. Questo perché l’interfaccia impiegato dal comparto multimediale è particolarmente intuitivo e ti consente di accedere a tutti i menù d’interesse (dagli adas alla regolazione dell’altezza dell’head-up display) in maniera diretta e a prova di individui “analogici”.

Ci sono un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, coadiuvato da uno schermo touch al centro della plancia da 12,9 pollici sugli allestimenti entry-level, che può arrivare sino a 15 pollici. L’impianto si correda del nuovo assistente vocale IDA, che nel corso dell’anno verrà completato dalle funzionalità di ChatGPT.

Vince il comfort

Per quanto l’affermazione possa risultare banale, ma su strada spicca il comfort di marcia. Una passista fatta e finita anche in questa terza edizione. Un punto di forza ineccepibile rispetto ad un Suv che gioca la carta dello spazio. La tranquillità regna sovrana, consci che la tradizione è stata rispettata anche questa volta. Sulla plug-in il peso maggiore accentua i movimenti del corpo vettura, ma nulla che non rientri nella norma. E il modo elettrico diventa protagonista assoluto nei tragitti più brevi, anche se sono tortuosi e in montagna.

Tutto è votato alla comodità, anche nel set-up di sterzo e cambio. Comandi più diretti e rapidi avrebbero soltanto confuso le idee. E in attesa che il modello ibrido alla spina venga ufficialmente commercializzato, il Suv Volkswagen si ordina secondo quattro allestimenti: Life, Edition Plus Elegance ed R-Line. Gli ultimi due sono allo stesso livello di prezzo. A tal proposito si parte dai 29.7 della Life mild-hybrid, e si arriva ai 53.850 del TDI 4Motion in allestimento R-Line ed Elegance.

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