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Il Filtro Antiparticolato, un Alleato per l’Ambiente

di Redazione - 03/12/2024

Il Filtro Antiparticolato, un Alleato per l'Ambiente

Il filtro antiparticolato (FAP), noto anche come DPF (Diesel Particulate Filter), è diventato un componente essenziale per le auto moderne, sia diesel che benzina, a partire dall’inizio del XXI secolo.

La sua crescente diffusione è dovuta principalmente all’introduzione di normative antinquinamento sempre più severe, come la normativa Euro 4, che hanno imposto limiti stringenti alle emissioni di particolato. Il FAP svolge un ruolo cruciale nella riduzione dell’inquinamento atmosferico, in quanto intrappola le particelle di fuliggine presenti nei gas di scarico, impedendone la dispersione nell’ambiente e proteggendo la salute pubblica.

Filtro antiparticolato, come è fatto?

Il FAP è composto da un corpo metallico in carburo di silicio, caratterizzato da una struttura a nido d’ape che intrappola le microparticelle presenti nei gas di scarico. È posizionato strategicamente vicino al motore, solitamente nella parte inferiore dei collettori di scarico, per sfruttare il calore generato dai gas di scarico e ottimizzare il processo di combustione delle particelle.

Il Filtro Antiparticolato, un Alleato per l'Ambiente

Il processo di pulizia del filtro, chiamato rigenerazione, avviene automaticamente durante la guida, grazie a un software di gestione che monitora costantemente il livello di saturazione del filtro e avvia la rigenerazione quando necessario.

Filtro antiparticolato, quanti ce ne sono?

Durante la rigenerazione, il filtro raggiunge temperature elevate, tra i 400°C e i 650°C, bruciando le particelle di fuliggine accumulate e trasformandole in sostanze meno nocive. Affinché la rigenerazione si completi correttamente, è necessario che l’auto viaggi a velocità sostenuta per un periodo di tempo sufficiente. L’utilizzo frequente dell’auto per brevi tragitti urbani, caratterizzati da basse velocità e frequenti arresti e ripartenze, può impedire il completamento della rigenerazione e causare l’intasamento del filtro.

Il Filtro Antiparticolato, un Alleato per l'Ambiente

 

Esistono due principali tipologie di filtri antiparticolato: il FAP e il DPF. Il FAP, utilizzato principalmente dal precedente gruppo PSA (Peugeot-Citroën), si basa sull’utilizzo di un additivo a base di cerina che favorisce la combustione delle particelle a temperature più basse. Il DPF, invece, non necessita di additivi e opera a temperature più elevate.

State attenti a…

La manutenzione del FAP è essenziale per garantirne il corretto funzionamento e prolungarne la durata. Oltre a evitare viaggi brevi e frequenti, è importante percorrere periodicamente strade a scorrimento veloce per favorire la rigenerazione. Seguire le indicazioni della spia sul cruscotto, che si accende in caso di intasamento del filtro, è fondamentale per evitare danni al motore. Se la spia rimane accesa, è necessario rivolgersi a un’officina specializzata per una rigenerazione forzata o, in casi estremi, per la sostituzione del filtro.

Il costo della manutenzione del FAP varia a seconda del tipo di intervento necessario. Un kit per la pulizia fai-da-te può costare poche decine di euro, mentre una pulizia forzata in officina può raggiungere i 500 euro. La sostituzione del FAP è l’opzione più costosa, con prezzi che possono arrivare fino a 5.000 euro, a seconda del modello di auto.

Il Filtro Antiparticolato, un Alleato per l'Ambiente

La rimozione del FAP è illegale e comporta sanzioni severe, tra cui multe salate, il ritiro del libretto di circolazione e, in alcuni casi, anche il procedimento penale. Eliminare il FAP significa aumentare l’inquinamento atmosferico, con gravi conseguenze per l’ambiente e la salute.

La sostenibilità passa anche dai motori a benzina

Inizialmente introdotto per i motori diesel, il filtro antiparticolato è oggi presente anche in molti modelli di auto a benzina, soprattutto quelli a iniezione diretta. Questo perché anche i motori a benzina, in particolare quelli a iniezione diretta, possono generare particolato, seppur in quantità inferiori rispetto ai diesel. L’adozione del FAP nei motori a benzina è una risposta alle normative sempre più stringenti in materia di emissioni inquinanti e dimostra l’impegno dell’industria automobilistica per un futuro più sostenibile.

Il filtro antiparticolato rappresenta un’innovazione tecnologica fondamentale per la riduzione dell’inquinamento atmosferico e la tutela della salute pubblica. La sua crescente diffusione, sia nei motori diesel che benzina, testimonia l’importanza di questo dispositivo per la salvaguardia dell’ambiente. Un’adeguata manutenzione del FAP, unita a uno stile di guida responsabile, contribuiscono a rendere le nostre città più pulite e vivibili.

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