
Dopo l’inaugurazione della mostra sull’Autostrada dei Laghi a Palazzo Lombardia, avvenuta giovedì scorso, ieri si è tenuto il secondo evento per il centenario dell’Autostrada dei Laghi presso Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese. Promosso da Maurizio Gandini e dal comitato A8 Cento, questo evento ha incluso vari interventi legati al motorsport. Tra questi, la presentazione del romanzo biografico “A tutto gas e senza freni” dedicato al pilota Gigi Villoresi, scritto dal pronipote Valerio Villoresi.
A Villa Recalcati è stata allestita per la sola giornata di ieri una mostra simile a quella di Palazzo Lombardia. Quest’ultima, al contrario, è visitabile fino al 27 luglio. I pannelli illustravano la storia dell’Autostrada progettata dall’ingegner Puricelli, che progettò anche il Circuito di Monza. L’autostrada fu inaugurata il 21 settembre 1924 a Lainate dal Re Vittorio Emanuele III, con il passaggio della prima vettura, una Lancia Trikappa, sul nuovissimo asfalto. Si tratta della prima autostrada, nel vero senso del termine, al mondo. Un’infrastruttura riservata unicamente alle automobili e pensata per congiungere nel minor tempo possibile Milano con Varese e le località turistiche limitrofe. Era gestita da un concessionario, la soc. an. Autostrade, che riscuoteva il pedaggio di transito. Quest’ultimo prevedeva un tariffario di andata e ritorno oppure un abbonamento, che non erano certamente a buon mercato. Lungo l’Autostrada erano presenti, distributori di benzina, come quelli esposti all’interno della mostra che appartengono alla collezione del Museo Fisogni.

Durante la mattinata, si sono susseguiti vari interventi e saluti delle autorità presenti. Tra questi, il Prefetto di Varese, Salvatore Rosario Pasquariello, e il Presidente di ACI Varese, Giuseppe Redaelli. Redaelli ha annunciato che il 21 settembre, per il centenario, sarà organizzata una celebrazione presso la pista di Lainate, nel centro di guida sicura ACI Vallelunga. Ci sarà una parata di auto rappresentanti l’evoluzione tecnologica dal 1924 al 2024. Maggiori dettagli saranno divulgati prossimamente.
Nel periodo di questa ricorrenza – ci ha tenuto a sottolineare il Presidente Aci Varese – è importante parlare di sicurezza stradale. E nell’incontro di questa mattina, la presenza dell’istituto Falcone ha permesso di sottolineare questa necessità di una responsabilità condivisa tra tutti gli utenti della strada e anche il Prefetto di Varese che da un paio d’anni sta facendo veramente un’azione significativa per favorire una maggiore responsabilità di tutti i comportamenti ha parlato di una comunità educante invitando tutti noi a fare presenti perché si possa avere maggior rispetto per le strade.
Maurizio Gandini ha unito il centenario dell’Autostrada con iniziative legate ai motori, intitolando la giornata “Storia della velocità… un’emozione in Villa Recalcati”. Tra gli interventi, quelli del giornalista di Sky Biagio Maglienti e di Mauro Raccanello. Maglienti ha parlato del “Paddock della F1 sotto un’altra prospettiva” e Raccanello ha condiviso la sua amicizia con Enzo Ferrari e l’emozionante presentazione della F40.

Nel cortile della villa erano esposte una Lotus 20 della Formula Junior del 1962 guidata da Jo Siffer e tre splendidi modelli di Formula Uno guidati da tre assi dell’automobilismo: Riccardo Patrese, Alan Jones e Graham Hill. Queste monoposto hanno partecipato alla gara storica del Gran Premio di Montecarlo di quest’anno. E sono tutte auto di proprietà dell’avvocato Nicola Sculco.
Quella di Patrese era una Arrows A/1, con cui partecipò al campionato del mondo di Formula 1 nel 1978. Poi c’era la Shadow DN1 del due volte campione del mondo di Formula Uno Graham Hill che la utilizzò nel campionato F1 del 1973. E infine la Surtees TS/19 con cui Alan Jones (campione del mondo nel 1980) corse nel campionato mondiale del 1976, e che per l’occasione è stata messa in moto dai meccanici presenti. Vi lascio solo immaginare il boato emesso dagli scarichi di questo V8 Ford capace di 520 cv.

In edicola il nuovo Youngclassic di dicembre-gennaio con in copertina tre Alfa rosse dotate del mitico V6 Busso
Quest'anno il Tunnel del Monte Bianco ha compiuto 60 anni: ecco le sfide ingegneristiche necessarie alla sua realizzazione