
Testo di Niccolò Gregori
Questo è l’allarme lanciato nella campagna Vacanze Sicure 2024, promossa dalla Polizia di Stato con il sostegno di Assogomma. I controlli sono stati preceduti da una formazione specifica sul tema “Pneumatici e sicurezza stradale” e si sono concentrati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Umbria, Sardegna e Veneto.
Le pattuglie coinvolte, dotate di opportuna strumentazione, hanno avuto l’opportunità di controllare con particolare attenzione gli pneumatici. Quindi verificando innanzitutto la loro rispondenza alla carta di circolazione e la loro conformità/idoneità al Codice della Strada.
Non solo le gomme lisce a preoccupare, ma sono diversi i dati a cui fare attenzione per avere un quadro attuale sulla cura degli pneumatici, ai minimi livelli storici:
Vi è anche un costante invecchiamento del parco circolante: in Italia risultano immatricolate nel 2023 circa 41 milioni vetture, con un’età media di 12 anni e 8 mesi. Il 59% delle vetture in circolazione ha oltre 10 anni di età e quasi il 10% ha più di 30 anni (dati ACI 2023). Oltre 1 vettura su 5 (21,81%) con meno di 10 anni ha problemi alle gomme o non è in regola con la revisione, nei veicoli con oltre 10 anni di età il rapporto sale a 1 vettura su 3 (28,95%).
Le non conformità rilevate si riferiscono a pneumatici danneggiati visibilmente, che rappresentano il 5,42% del campione nazionale, e il numero di pneumatici non omologati, che rappresenta il 3,85% dei veicoli controllati.
I controlli effettuati dalla Polizia Stradale oltre vent’anni fa, fecero emergere il fenomeno dello pneumatico liscio, quotandolo in circa il 10% dei veicoli in circolazione. Questa percentuale si ridusse progressivamente fino a toccare il livello più basso nel 2013 con una percentuale media del 2,7%. In un decennio il fenomeno si era ridotto del 73%, da 10 macchine su 100 si era passati a meno di 3 vetture su 100.

A partire dagli anni successivi, questa percentuale di pneumatici lisci ha invertito la tendenza e ormai negli ultimi quattro anni si è attestata attorno al 9%. Questo cambiamento in negativo si accompagna a un analogo trend riflessivo o comunque stagnante, del numero degli incidenti stradali e dei morti sulle strade.
Le ragioni di questo mutato indirizzo presumibilmente possono essere riferite ad un calo di attenzione nei confronti della sicurezza stradale. Ed in questo direzione si colloca il recente richiamo del Direttore dell’ETSC (European Transport Safety Council), Antonio Avenoso, ai nuovi eurodeputati e Commissari europei per intervenire con specifici provvedimenti e far sì che le nuove tecnologie presenti sui veicoli di recente generazione siano accompagnate da interventi a favore della manutenzione periodica dei veicoli.
“Avere il 10% di veicoli con pneumatici lisci, come 20 anni fa – afferma Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma – rappresenta un dato preoccupante per la nostra sicurezza stradale. Solo 10 anni fa era meno del 3%; bisogna intervenire con provvedimenti che favoriscano la manutenzione dei veicoli. Risulta di scarsa utilità favorire l’acquisto di mezzi di nuova generazione se non si riesce a mantenere nel tempo i vantaggi che questi offrono”.
L’assenza di interventi per favorire la manutenzione dei veicoli e la conseguente perdita di potere di acquisto dei consumatori hanno avuto diretti effetti non solo sul cambio di autovetture, ma anche sul cambio degli pneumatici, facendo esplodere il numero dei veicoli che circola con pneumatici lisci.
Una gomma liscia su fondo bagnato allunga lo spazio di frenata e altera il normale comportamento del veicolo. Questo perché in caso di pneumatici lisci gli intagli presenti sul battistrada non riescono a svolgere pienamente la loro funzione. E cioè evacuare l’acqua che si trova sul manto stradale.
In caso di profondità di scolpitura del battistrada prossima al limite di usura e di manto stradale allagato, si può innescare il fenomeno dell’acquaplaning, letteralmente “slittamento sull’acqua”. In tale situazione il veicolo in movimento galleggia su uno strato d’acqua facendo perdere l’aderenza della gomma all’asfalto, con conseguente possibile perdita di controllo del veicolo e causa o concausa di incidenti stradali.
Vacanze Sicure è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per contribuire a migliorare la Sicurezza Stradale. Nel 2018, tramite una ricerca di Assogomma, gli automobilisti si dimostrarono più consapevoli, mettendo gli pneumatici al secondo posto, dopo i freni e prima delle cinture tra i principali sistemi di sicurezza stradale. Anche il legislatore contribuì notevolmente a radicare questa nuova e positiva sensibilità introducendo con la legge 120 del 2010 sanzioni quintuplicate per la vendita, il montaggio e la detenzione dei più importanti dispositivi di sicurezza sopracitati.

Con la stessa gli enti gestori o proprietari delle strade poterono prevedere un obbligo di circolare con gomme invernali o dispositivi di aderenza a bordo durante la stagione fredda, e ciò venne accolto con favore dagli automobilisti, il 30% dei quali decise di adottare il doppio treno di gomme.
Questo comportamento virtuoso ebbe come diretta conseguenza il controllo delle gomme due volte l’anno con effetti benefici di sicurezza stradale sia per sé stessi che per la collettività. Fino a qualche anno fa, infatti, si registrò una significativa riduzione di incidenti stradali e morti su strada. Vantaggi anche in campo ambientale con l’ottimizzazione della durata della vita dei pneumatici ed un diretto effetto sul consumo di carburante.
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