L’industria automobilistica europea si trova a un bivio cruciale. La crescente pressione normativa per ridurre le emissioni di CO2 sta spingendo i costruttori a intensificare gli sforzi nella produzione di veicoli elettrici e ibridi. Tuttavia, come sottolinea un recente rapporto di Dataforce ripreso da Automotive News Europe, la strada verso la decarbonizzazione è ancora lunga e tortuosa.
Nel 2025 la media delle auto nuove vendute nell’UE dovrà attestarsi su 93,6 grammi di CO2 per chilometro, un obiettivo ambizioso che pone le case automobilistiche di fronte a sfide considerevoli. Un calo significativo rispetto al limite di 116 g/km introdotto nel 2021.
Ogni casa automobilistica ha un obiettivo personalizzato basato sulla massa media della propria flotta. Questo significa che i marchi che producono principalmente Suv di grandi dimensioni, come Audi, Mercedes-Benz e BMW, dovranno affrontare obiettivi più elevati rispetto a marchi che producono vetture più piccole Stellantis o Dacia.
Le sanzioni per chi non rispetterà gli obiettivi sono salate: 95 euro per auto per ogni grammo di CO2 in eccesso. Nel contesto europeo, solo Geely e Tesla risultano già in linea con i propri obiettivi per il 2025. Toyota, che ha una gamma prevalentemente ibrida, si avvicina molto al raggiungimento del target, mentre Ford e il Gruppo Volkswagen si trovano ad affrontare un divario più ampio rispetto ai loro obiettivi.
Per raggiungere gli obiettivi del 2025, le case automobilistiche dovranno accelerare la transizione verso l’elettrico, ridurre il costo dei veicoli e offrire ai consumatori una gamma più ampia di modelli. Dataforce ha però evidenziato come la quota di mercato dei veicoli elettrici a batteria sia scesa al 13,3% nella prima metà del 2024, rispetto al 13,8% dello stesso periodo dell’anno precedente.
La domanda infatti è stata frenata dalla revoca degli incentivi in alcuni grandi mercati, come la Germania, e dall’aumento dei prezzi. Nonostante ciò, le case automobilistiche continuano a investire nello sviluppo di nuove tecnologie, come le batterie LFP a basso costo, per rendere i veicoli elettrici più accessibili.
Come ricorda Automotive News Europe, un’analisi di Transport & Environment ha stimato che, per rispettare i limiti di CO2, le case automobilistiche dovranno far crescere la quota di mercato dei veicoli elettrici al 24%. Tuttavia, un aumento delle vendite di veicoli ibridi potrebbe abbassare questa soglia al 18%.
Secondo l’analista di Dataforce Benjamin Kibies, gli acquirenti di auto dovranno prepararsi a un aumento dei prezzi dei veicoli a combustione interna, mentre i veicoli elettrici diventeranno progressivamente più accessibili grazie all’introduzione di nuovi modelli a basso costo. Ecco perché sempre più case chiedono a gran voce all’Europa che vengano rimodulati i valori limite per le sanzioni, vista la situazione contingente.
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