
Jean Philippe Imparato, fa chiarezza sul presente e, soprattutto, sul futuro di Mirafiori. Il manager, responsabile per l’Europa di Stellantis, è intervenuto in un convegno sull’Automotive organizzato da Forza Italia presso il Museo dell’Automobile di Torino.
“La produzione della 500 elettrica inizierà a novembre a Mirafiori. L’ibrida a Mirafiori ci dà 130.000 auto in più rispetto alla situazione attuale. Ci risolve i problemi attuali del Polo produttivo. Non voglio che gli operai passino la loro vita in cassa integrazione”, le dichiarazioni di Imparato.
In Italia non tutti si possono permettere di acquistare auto da 40mila euro. Quindi, in termini di benefici ambientali, ibride economiche come la nuova 500 possono dare un contributo enorme.
Il manager ha inoltre ribadito l’impegno preso con il Piano Italia, con Stellantis che si impegna ad acquistare oltre sei miliardi di euro in componenti da fornitori italiani nel periodo 2026 2027.
Come riporta il Corriere della Sera, il 2 aprile a Mirafiori, all’Heritage Hub, quartier generale europeo di Stellantis Europe arriveranno i capi acquisti, i manager e gli imprenditori della filiera Automotive europea. Saranno presenti Maxime Picat, il capo degli acquisti di Stellantis; Jean Philippe Imparato, Giorgio Cornacchia, responsabile chassis e interni. Si farà il punto sui fornitori italiani del Gruppo automobilistico.
Debutto per il nuovo capo dello stabilimento, che arriva da Melfi ed è Roberto Polsinelli, ex capo montaggi. A lui il compito di gestire il lancio della Fiat 500 ibrida.

Imparato ha dichiarato che è necessario lavorare sulla competitività Europea: su tutti, diminuire il costo dell’energia elettrica. Inoltre, secondo il manager, è propedeutico lavorare sul parco auto circolante.
“Invece di lavorare sui 15 milioni delle auto nuove che abbiamo tutti gli anni, dove mettiamo 20% di elettrico, perché non lavoriamo sui 250milioni di auto, numero che rappresenta il parco circolante europeo? Entro 10 anni rinnoviamo completamente il parco circolante: 25 milioni di auto all’anno. L’impatto sulla CO2 è enorme e ci dà la possibilità di sviluppare powertrain plug-in hybrid performanti con oltre 100 km di autonomia. Lavorare sul parco auto circolante può risolvere il problema dell’impronta industriale in Europa”, le parole di Imparato rilasciate durante la conferenza.
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