
Testo di Francesco Mosconi
FuoriConcorso. Succede sovente che accanto a grandi eventi di qualsiasi settore nascano manifestazioni collaterali capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico. E, a volte, quasi surclassare l’evento a cui fanno da contorno in termini di popolarità e hype. È successo, ad esempio, a Milano col Salone del Mobile e Fuorisalone. E succede anche a Cernobbio con il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este e la geniale manifestazione FuoriConcorso organizzata da Guglielmo Miani nelle magnifiche location di Villa del Grumello e Villa Sucota.
Già dall’entrata, lungo il viale alberato di Villa del Grumello, si capisce che quest’anno si fa ancora più sul serio. Il viale è stato trasformato infatti in una griglia di partenza ideale, con tanto di cordoli ai lati, su cui erano adagiate quindici tra le più belle vetture di Formula 1 di tutti i tempi.

C’era anche la McLaren MP4/4 di Ayrton Senna, con cui vinse il primo titolo mondiale nel 1988, gentilmente prestata dal MAuto di Torino dove attualmente è esposta nell’ambito della mostra “Senna Forever”.
Dalla sua prima edizione, quella del 2019, FuoriConcorso ha sempre avuto una tematica, una sorta di dress code, per le vetture esposte. Dopo la splendida esposizione di auto pioniere nell’ambito dell’aerodinamica dell’edizione 2023 intitolata “Aero”, quest’anno a far da padrone era uno dei colori più iconici di sempre: il british racing green che da sempre accompagna le vetture da corsa britanniche. Tutte le vetture da corsa esposte infatti sono state costruite durante il Regno di Elisabetta II del Regno Unito, durato dal 1952 al 2022. Tra le vetture va segnalata la presenza di una splendida Lola T70MKIII.
Peculiare anche la presenza di alcuni tra i più esclusivi costruttori di supercar: Porsche, che si è riservata un bucolico angolo di paradiso nella Serra di Villa Grumello ha esposto cinque vetture rigorosamente in livrea verde: una 964 Speedster in vipergreen, una 992 Turbo S in verde aventurina, la Taycan 4S, la nuovissima Macan Turbo e una 992 Turbo S one-off in Chroma Flair Urban Bamboo. Marc Phlipp Gemballa ha esposto la Marsien, la sua supercar pensata per essere superperformante sia in pista che su strada in versione definitiva. Koenigsegg ha celebrato la sua storia attraverso sette modelli iconici della sua produzione.

A Villa Sucota, invece, Horacio Pagani ha esposto la Huayra R in versione corsa, La Squadra e Zagato invece hanno svelato la AGTZ Twin Tail, una vettura da corsa costruita sulla base dell’Alpine A110 in soli 19 esemplari, un vero gioiello di tecnologia ed artigianalità. Aston Martin, marchio british che più british non si può, ha esposto l’iconica DB3S, la nuovissima Vantage e altre vetture del campionato Turismo. Presenti anche Lotus con la supercar Evija e McLaren con la Speedtail.
In edicola il nuovo Youngclassic di dicembre-gennaio con in copertina tre Alfa rosse dotate del mitico V6 Busso
Quest'anno il Tunnel del Monte Bianco ha compiuto 60 anni: ecco le sfide ingegneristiche necessarie alla sua realizzazione