Fiat festival: sportive nella forma e anche nella sostanza: ecco una selezione di automobili fuori dagli schemi che dimostra come a Torino non sappiano fare solo citycar. Un modello per decennio, dagli anni 70 all’altro ieri, auto che aspettano soltanto di essere comprate e guidate
Ci sono stati memorabili momenti di orgoglio automobilistico dalle parti del Lingotto, tanti anni fa, quando sognare non era solo lecito, ma anche profittevole. C’era un’anima sportiva, talvolta ribelle, sicuramente appassionata dentro quel palazzone grigio che sfornava per lo più utilitarie e berlinotte da buon padre di famiglia, mettendo in movimento un Paese intero con quote di mercato quasi monopolistiche. Erano anche i tempi in cui la parola Fiat potevi metterla nella stessa frase di “bialbero”, di “trazione posteriore”, di “motore centrale”, di “turbo” o di “spider”. Mettiti comodo: è arrivato il momento di riscoprire il mondo (forse) dimenticato delle sportive torinesi democratiche e politicamente corrette. Una rincorsa che parte da lontano per arrivare, da un decennio all’altro, a questi giorni, all’antivigilia di una transizione ecologica ineluttabile e definitiva. La notizia è che sei ancora in tempo per riempire di benzina il serbatoio della passione e accendere la nostalgia che ti motiva, prima che questi momenti vadano perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.
Cinque modelli, ma avrebbero potuto essere anche più del doppio, volendo, macchine che forse non hai neanche mai preso in considerazione. Sbagliando. Ecco, adesso metti pure da parte i pregiudizi, valuta le opportunità e scegli con cosa presentarti al prossimo raduno: Fiat voluntas tua.
Il resto della storia è su Younglassic di giugno 2023
Testo Carlo di Giusto, fotografie Marco Zamponi
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