
Nel 1950 Peugeot presentava la 203 Break, la prima station wagon europea prodotta in serie. Un’auto che non solo ha rivoluzionato il concetto di vettura familiare, ma ha anche dato il via a una tradizione che ancora oggi vive nei modelli più moderni del Leone.
Il concetto di station wagon nasce negli Stati Uniti, dove già agli inizi del Novecento circolavano i primi veicoli noti come depot hack. Il termine unisce due parole: depot, cioè stazione ferroviaria, e hack, abbreviazione di hackney carriage, le carrozze a noleggio. Erano veicoli costruiti su telai automobilistici leggeri, spesso in legno, utilizzati per trasportare persone e bagagli da e verso le stazioni.

Negli anni ’30, modelli come la Dodge Westchester Suburban introdussero carrozzerie chiuse più raffinate, aprendo la strada alle prime wagon moderne. In Europa, le familiari erano ancora una nicchia fatta di realizzazioni artigianali, spesso derivate da berline adattate. Mancarono a lungo progetti industriali pensati davvero per un uso quotidiano e flessibile da parte di famiglie o piccoli commercianti.

Con la 203 Break, Peugeot introdusse nel 1950 una vettura che combinava l’eleganza di una berlina con la praticità di un veicolo da carico. Lunga 4,58 metri e con un passo allungato di 20 centimetri rispetto alla berlina, la 203 Break offriva tre file di sedili per ospitare fino a otto passeggeri e un ampio bagagliaio accessibile tramite un portellone posteriore ad apertura laterale.

Disponibile in due versioni, “Familiale” e Commerciale, con quest’ultima che, essendo priva del divanetto posteriore e dotata di sospensioni rinforzate, era ideale per il trasporto di merci. Il successo fu immediato: tra il 1950 e il 1956 ne furono prodotte oltre 61.000 unità, segnando l’inizio di una lunga tradizione di station wagon per Peugeot.

L’accoglienza positiva riservata alla 203 Break incoraggiò Peugeot a proseguire con decisione nello sviluppo della gamma station wagon. Nel 1956 arrivò la 403 Giardinetta, anch’essa in versione Familiare e Commerciale. Nel 1962 fu la volta della 404 Station Wagon, mentre per un’erede diretta della 203 si dovette attendere il 1965 con l’introduzione della 204, primo modello a portare avanti la tradizione nel segmento compatto.

Negli anni ’70 la gamma si ampliò con le 304 e 504 Station Wagon, mentre il decennio successivo vide l’arrivo di modelli di grande successo come le 305, 505 e 405, perfette per chi cercava spazio, robustezza e versatilità. La 305 Break, introdotta nel 1980, fu la prima station wagon del marchio a offrire una panca posteriore sdoppiata, aumentando così la versatilità dell’abitacolo.

Negli anni ’90 debuttarono la 306 e la 406 SW, capaci di abbinare linee dinamiche e funzionalità da familiare. Con l’inizio del nuovo millennio, Peugeot introdusse due modelli originali che reinterpretavano il concetto stesso di station wagon: la compatta 206 SW, ideale per l’uso cittadino, e la 307 SW, ispirata in parte al mondo delle monovolume.

A seguire, le versioni SW della prima generazione di 308 e della 407 consolidarono ulteriormente la presenza del Leone in questo segmento, fino ad arrivare alle due generazioni della 508 SW, che ne hanno affinato lo stile e le prestazioni. Guardando indietro, è difficile non trovare almeno una wagon Peugeot nei ricordi automobilistici di intere generazioni di europei. Una storia lunga 75 anni, ancora ben viva sulle strade di oggi.

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