
La Giulia TZ, protagonista di questo nuovo numero, non è solo una delle Alfa Romeo più belle mai costruite, è una dichiarazione d’intenti: telaio tubolare in acciaio e carrozzeria in alluminio scolpita da Zagato per un peso piuma di poco superiore ai 600 kg; un’arma letale in pista! Oltre che per le corse fu prodotta anche in pochissimi esemplari stradali.
Ne raccontiamo una in particolare: sopravvissuta a un grave incidente, restaurata con passione e precisione filologica, oggi è il simbolo vivente della collezione Alfa Blue Team.
Proprio da questa vettura prende forma, agli inizi degli anni Settanta, la collezione dell’Alfa Blue Team: un’ex fonderia alle porte di Milano che oggi ospita oltre 200 Alfa Romeo, migliaia di documenti storici e tecnici, e una comunità di appassionati che da più di cinquant’anni coltiva la memoria tecnica della Casa del Biscione.

Accanto alle Alfa, il nuovo numero accende i riflettori su alcune protagoniste del motorismo italiano. Come la Fiat Giannini Pasqualini 750 nata dalla collaborazione tra il dottor Luigi Zannini e l’artigiano Armando Pasqualin: solo sette vetture costruite a mano tra il 1949 e il 1951, tutte diverse, alleggerite fino all’osso e capaci di prestazioni sorprendenti. La numero quattro, descritta in queste pagine, vinse la sua classe alla 1000 Miglia del 1951.
C’è poi spazio per l’eleganza potente della Maserati Indy 4200 del 1971: una granturismo firmata Vignale, con V8 da 260 cv e una storia affascinante legata al suo primo proprietario romano. L’auto, conservata in condizioni originali, è stata la prima Maserati certificata da Ferrari-Maserati Classiche.

Tra le classiche la piccola Fiat 600 Jolly, elegante spiaggina con tendalino frangisole e interni in vimini che deriva dalla utilitaria simbolo del miracolo economico, la Seicento del 1955, della quale abbiamo festeggiato i settant’anni sul numero di marzo.

Per quanto riguarda gli eventi, il numero ospita il racconto diretto di un debutto alla 1000 Miglia: cinque giorni di gara, oltre 50 ore al volante, guasti, cambi di auto e l’emozione della partenza accanto a Giancarlo Fisichella.
E ancora, il Concorso d’Eleganza e Sportività Città di Trieste, dove a imporsi è stata una magnifica Lancia Lambda IV Serie, simbolo di quell’innovazione tecnica che già cento anni fa faceva scuola.
Il racconto di una vittoria impossibile, davanti a 250 mila spettatori e sotto gli occhi increduli del Reich. Un capitolo glorioso nella storia dell’Alfa Romeo e dell’automobilismo mondiale che ebbe come protagonista indiscusso il “mantovano volante”.

Oltre 350 auto anni riunite al Centro di Guida Sicura Aci-Sara di Lainate. Un parterre variegato, dove i valori in campo sono diversi – per quotazioni e significato storico – ma l’entusiasmo dei proprietari è ovunque alle stelle. L’evento è firmato dalla testata “cugina” Youngclassic, ma non mancano le occasioni d’interesse anche per gli amanti delle targhe nere, ben rappresentate da vetture anni ’50, ’60, ’70 e ’80.
Infine le nostre rubriche di tecnica, arte, orologeria e libri vi affascineranno con contenuti sempre più raffinati.
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