
Vicenza ha chiamato, e Youngclassic ha risposto alla grande. Nonostante la pioggia, che ha cercato invano di guastare la festa, il raduno si è chiuso con successo: una cinquantina di auto, tutte splendide, unite ad altrettante storie speciali. Quelle che amiamo sentire e che rendono momenti come questi davvero speciali.
Ma come sapete alla fine tocca scegliere e la redazione ha premiato quelle youngclassic che hanno interpretato meglio le diverse categorie:
“Sei bellissima” – La più affascinante degli anni Settanta: Volvo 244DL del 1977 di Stefano Bortoletti
Stefano ci racconta che questa Volvo è un omaggio a un sogno d’infanzia. Dopo anni da collezionista, ha finalmente trovato quella giusta, che sognava da bambino. Un’icona che unisce eleganza e solidità.

“Wild Boys” – L’essenza degli anni Ottanta: Alfa Romeo 164 2.0i del 1989 di Alessandro Ghidini
Un ritorno alle origini. Alessandro ha scelto questa 164 come regalo per i suoi 30 anni, l’auto che da bambino vedeva guidare dal padre.

“Boombastic” – Omaggio agli anni Novanta: Alfa Romeo 156 Pack Lusso del 1998 di Christian Daffrè
Ha solo 21 anni, ma Christian la sognava da piccolo: quindi non ci ha pensato un attimo quando l’ha trovata: solo 50.000 km, pack Lusso originale, ogni dettaglio al suo posto.

“Love Generation” – La più cool del duemila: Holden Utility SV6 del 2008 di Matteo Tinfena
Non ne vedremo altre in giro. Non tanto per il suo verde acceso che si fa certamente notare. Ma perché è un’auto australiana fuori produzione che non vendevano sul nostro mercato. In Italia di Holden Utility c’è n’è solo una, quella di Matteo Tinfena. Se n’è innamorato quando viveva e lavorava in Australia e allora ha deciso di portarsela dietro una volta tornato nella sua Torino.

“Ragazza di periferia” – La più lontana arrivata BMW 628Csi del 1982 – Ilaria Antenucci
4 ore di viaggio da Livorno per raccontarci una bellissima storia di salvataggio: ha strappato questa meravigliosa Bmw da un tuning estremo che rischiava di rovinarla per sempre. Ora vuole conservarla con amore e restaurarla.

“La macchina del Capo” – La preferita dal Direttore: Datsun 240Z del 1976 di Filippo Baruzzi
Uguale, spiaccicata al modellino in scala 1:43 che il Direttore delle testate di Aci Editore, David Giudici, conservava con cura da bambino. Così appena giunto in fiera il directeur si è fissato su di lei. Si la Datsun 240Z che vedete qui sotto, un’auto che ha rapito anche il cuore di Filippo che l’ha cercata invano per anni fino a trovare questo splendido esemplare verde oliva perfettamente conservato e italiano d’origine.

“Cuoricini” – Il premio social: Citroën BX Sport del 1986 di Fabio Castelli
Storia di un altro salvataggio: Fabio ha sottratto questa BX da un abbandono certo. Sarebbe stato un grande peccato perché quest’auto è un pezzo raro e prezioso, solo 150 esemplari al mondo, ed è pure conservatissima.

La più anziana del raduno, anno 1971. Riccardo l’ha scoperta in una vecchia concessionaria chiusa, e non ha saputo resistere. Targata Verona, come la sua città: un colpo di fulmine diventato storia.

Menzione speciale – Vicenza Classic Car Show: Mini Cooper S R53 JCW Factory del 2006 di Filippo Conti
Filippo la sognava da un po’ la JCW. Quando ne ha vista una in perfetto stato in Calabria non ci ha pensato un attimo: ha preso un volo di sola andata dalla Lombardia, dove risiede, per raggiungere la punta della penisola e risalire a ritroso lo Stivale con la sua nuova hot-hatch inglese.

Una delle sole 30 Maserati 3200 GT Assetto Corsa prodotte per il mercato giapponese, con libretto e telecomando in lingua originale, ci fa notare Michele. Questa 3200 GT è stata acquistata nel 2001 da un medico di Hiroshima e mantenuta con cura nipponica fino al 2018. Michele l’ha trovata in una concessionaria giapponese Maserati e non ha saputo resistere. Così, non senza difficoltà, l’ha riportata a casa, in Italia e l’ha ripristinata laddove serviva. Una storia tutta da raccontare, che ritroverete molto probabilmente su un prossimo numero di Youngclassic: rimanete sintonizzati!

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