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Il mercato delle auto d’epoca, dinamiche e tendenze

di Redazione - 05/08/2024

Il mercato delle auto d’epoca è in costante trasformazione. I collezionisti stanno sempre più rivolgendo la loro attenzione verso auto più recenti, soprattutto quelle in edizione limitata e uniche, come una rara Ford Sierra Cosworth RS500 o l’ultima Alfa Romeo Giulia GTAm. Nei prossimi paragrafi, esamineremo alcune delle tendenze di mercato attuali e le valutazioni dei collezionisti riportate dal Financial Times.

L’ascesa delle youngtimer e il caso Miura

La domanda di auto d’epoca come l’Austin Healey 3000 Mk 3 o le classiche Aston Martin sta diminuendo nel tempo. Infatti gli acquirenti che rivolgono maggiori attenzioni a queste vetture invecchiano e sono sempre di meno. Al contrario le persone di mezza età sembrano preferire le auto dagli anni ’70 fino agli anni ’90, come la Subaru Impreza, un tipo di auto che ricorda gli anni della loro gioventù. Pertanto le youngtimer stanno guadagnando interesse e popolarità. Di conseguenza questo cambiamento demografico sta influenzando i prezzi, rendendo alcune auto più datate meno richieste e quindi relativamente più economiche. I prezzi delle auto immatricolate fino al 1984 non hanno superato l’inflazione in termini di valore. Fanno eccezione pochi casi isolati. A parte le regine del mercato delle storiche di lusso come alcune Ferrari 250 GTO o la Mercedes “Gullwing” da segnalare è l’ascesa della popolarità della Lamborghini Miura.  Secondo i dati di Hagerty, citati dal Financial Times, i prezzi di questo modello prestigioso si sono infatti moltiplicati di oltre 195 per cento in questo ultimo periodo.

Da cosa è dato il valore di un’auto d’epoca?

La rarità e le caratteristiche uniche di un’auto giocano un ruolo cruciale nel determinarne il valore. Gli esperti consigliano di cercare auto con alte prestazioni, produzioni limitate e specifiche insolite. Ad esempio, varianti limitate della Porsche 911 o la recente Alfa Romeo Giulia GTAm sono considerati buoni investimenti.

Se poi si tratta di serie limitate con un pedigree storico legato alle competizioni, l’investimento può risultare ancora più redditizio. Infatti, la storia delle vittorie in gara può aumentare significativamente il valore di un’auto. Simon Webb, un collezionista di Porsche intervistato dal Financial Times, afferma che “un’auto con un’importante storia di gare, in particolare Le Mans o Sebring, varrà milioni.”

Dal 2018 a oggi la Porsche è la casa automobilistica che sta salendo di più nei valori di mercato. Come riportano i dati di Hagerty citati dal Financial Times, negli ultimi sei anni l’azienda di Stoccarda ha superato Ferrari, Aston Martin e Jaguar, con le due case inglesi che sono invece calate durante questo periodo

Le preferenze dei collezionisti: auto da museo VS auto emozionali

La ricercatezza di un’auto d’epoca può essere un fattore decisivo per alcuni collezionisti. Un esempio è un collezionista anonimo, intervistato sempre dal Financial Times, che è affascinato dalle Ferrari degli anni ’60, come la bellissima 250 GT Lusso. Questo collezionista cerca vetture di qualità museale e con provenienze prestigiose. Si descrive come un collezionista più attratto dalla bellezza che dalla tecnica di un’automobile e sottolinea l’importanza della provenienza dell’auto.

All’estremo opposto ci sono i collezionisti che non cercano necessariamente la “vettura perfetta”. Per queste persone, l’originalità non è l’elemento dirimente che li porta a scegliere un’auto piuttosto che un’altra.  Può trattarsi anche di un’auto restaurata con un motore moderno, purché trametta delle sensazioni e delle emozioni al volante. Uno di questi è Michael, un altro collezionista intervistato dal Financial Times. Alla sua prima esperienza come collezionista, racconta di come, cercando un Austin Healy 3000 a un’asta, si sia invece innamorato di una MG A roadster. Sebbene costruita nel 1960, l’auto ha subito un restauro completo nel 1990, con la sostituzione del motore con un più moderno Rover da due litri. Manterrà il suo valore? Forse. Ma ciò che conta, afferma Michael, è il divertimento, non il valore dell’investimento.

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