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Carlo Felice Trossi, l’eroe incompiuto

di Lorenzo Cascioli - 15/05/2025

Testo Lorenzo Cascioli – fotografie Bin Ja e Archivio Trossi

“Scusi signora, per l’autostrada da che parte vado?”. “Guardi, è facile. Va sulla Trossi, quella strada là grande, e poi sempre dritto. Non può sbagliare”. Quando non esistevano i navigatori satellitari, questo dialogo poteva essere molto frequente a Biella. Oggi si è persa l’arte del chiedere le indicazioni stradali, ma questa importante arteria che collega il capoluogo di provincia piemontese con la Milano-Torino è ancora lì. E, naturalmente, il suo ricordo è sempre legato a Carlo Felice Trossi, conte per meriti sportivi dal 1934.

La prima vittoria nel 1932 a bordo di un’Alfa Romeo 8c 2300

Nato nel 1908 da una famiglia di industriali del tessile, Trossi si appassiona alla nautica ancora prima che alle corse in auto. All’età di 21 anni, nel 1929, diviene Socio del Regio Yacht Club Italiano e acquista un motoscafo di 9 metri dalla potenza di ben 200 cavalli. L’esordio nel mondo delle competizioni automobilistiche avviene nel 1931, alla Biella-Oropa, con la sua Mercedes 710 SS Pininfarina. La prima vittoria arriva alla Coppa Gallenga nel 1932, al volante di un’Alfa Romeo 8C 2300, seguita dal secondo posto alla 1000 Miglia. Dagli sviluppi di quella vettura nacque la leggendaria tipo B P3, impiegata dalla Scuderia Ferrari di cui Trossi fu pilota e, come vedremo, presidente.

“Sfidava i limiti in pista e nella vita”

Nel 1933, con quella monoposto coglie sei successi. Da lì, un’escalation di vittorie, in Italia e in Europa. Trossi si distingue dagli altri piloti perché sacrifica la tattica per privilegiare il “gusto” della corsa. Enzo Ferrari disse di lui: “Con estrosa e scanzonata disinvoltura faceva cose che altri avrebbero giudicato impossibili, sia nella vita sia sulla pista.” La sua figura rappresenta una delle espressioni più complete dell’automobilismo tra le due guerre: un pilota capace di coniugare talento, intuizione e cultura meccanica. Dopo il secondo conflitto mondiale rientra nel mondo delle competizioni con l’Alfa Romeo 158 “Alfetta”, conquistando il Gran Premio d’Italia a Milano del 1947 e quello d’Europa a Berna nel 1948. Poi, nel 1949, una grave malattia lo porta via, ancora giovane.

La mostra al Mauto

Ed è per questo che oggi lo ricorda la mostra intitolata “Carlo Felice Trossi. Eroe incompiuto”. Allestita presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, aperta dal 15 maggio al 28 settembre 2025, l’esposizione è curata dallo storico e saggista Giordano Bruno Guerri, con la direzione artistica di Maurizio Cilli, il contributo di Francesco Foppiano per le sezioni dedicate alla nautica e all’aeronautica e di Ilaria Pani e Davide Lorenzone, rispettivamente Responsabile del Centro di Documentazione e del Centro di Conservazione e Restauro del Mauto. La mostra si snoda lungo un percorso di scoperta che riunisce automobili, aerei, imbarcazioni, testimonianze fotografiche, disegni e una grande quantità di cimeli.

In esposizione dieci veicoli: tra questi, la Alfa Romeo 8C 2300 Zagato di quella famosa 1000 Miglia del 1932, e l’iconica Monaco Trossi che, con il suo design e il motore radiale a 16 cilindri montato anteriormente, ricorda un piccolo velivolo senza ali. Ma, come avrete capito, l’esposizione non si limita alle quattro ruote…

Non solo un pilota automobilistico

Sarebbe infatti riduttivo ricordare Trossi soltanto come pilota automobilistico: lo appassionava il motorismo in generale, era progettista e costruttore di auto e barche, e si dedicò anche all’aeronautica. Conseguì il brevetto da pilota, possedeva diversi aerei e realizzò l’aviosuperficie di Gaglianico. Fu tra i primi a unire la figura del pilota a quella del dirigente e del progettista, con uno spirito tecnico e una libertà di pensiero rara nel panorama sportivo dell’epoca. Elegante, raffinato, “un dandy votato alla velocità” e “un singolare eroe del Novecento”, come scrivono di lui, fu uno dei primi presidenti della Ferrari.

In occasione dell’apertura della mostra è stato presentato il libro “Carlo Felice Trossi – Eroe incompiuto”, edito da Skira e disponibile nelle librerie da giugno 2025, al prezzo di 35 euro. In edizione bilingue (italiano-inglese), conta 200 pagine e 120 immagini a colori e in bianco e nero.

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