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Asta da record: Mercedes W 196 R venduta a 51 milioni di euro

di Marco Triulzi - 03/02/2025

Al Museo Mercedes-Benz di Stoccarda RM Sotheby’s ha tenuto un’asta da record venendo una leggendaria Mercedes-Benz W 196 R Stromlinienwagen del 1955 per 51.155.000 euro. Cifra stratosferica che la rende la seconda vettura più costosa mai battuta all’asta, superata solo dalla Mercedes-Benz 300 SLR Uhlenhaut Coupé del 1955, venduta nel 2022 per l’incredibile somma di 135 milioni di euro.

Nata per essere la più veloce

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Mercedes dovette ricostruire la propria reputazione ripartendo quasi da zero, tra mille difficoltà.  Il ritorno alle competizioni avvenne solo nel 1952 con la 300SL, che si impose alla Mille Miglia e alla 24 Ore di Le Mans. Mentre il debutto della casa di Stoccarda nel giovane campionato mondiale di Formula 1 avvenne nel 1954 proprio con la Mercedes W 196 R. Una monoposto slanciata e aerodinamica dotata di un motore a otto cilindri in linea da 2.5 litri a distribuzione desmodromica che adottava un sofisticato sistema di iniezione diretta del carburante, derivato dall’esperienza aeronautica. La W 196 R si dimostrò subito vincente: Fangio conquistò il campionato del 1954 e bissò il successo l’anno dopo. Nel 1955 la scuderia tedesca aveva sfornato anche una versione con la carrozzeria completamente chiusa per essere ancora più competitivi nei circuiti veloci quali Reims o Monza, il “Tempio della velocità”, casa degli avversari italiani. Il modello battuto all’asta è proprio uno di queste versioni, la cosiddetta Stromlinienwagen che ottenne con Stirling Moss il record nel giro più veloce al Gran Premio di Monza del 1955.

Record al “Tempio della velocità”

Il modello battuto all’asta, telaio 00009/54, è uno dei pochissimi esemplari rimasti della W196R nella versione Streamliner. Su questa vettura presero posto piloti leggendari del calibro di Juan Manuel Fangio e Stirling Moss, allora piloti ufficiale della scuderia tedesca. Questa carrozzeria Stromlinienwagen esordì nel Gran Premio di Buenos Aires del 1955, dove Fangio lo portò alla vittoria, dimostrando subito il suo potenziale. Pochi mesi dopo, la stessa vettura fu affidata a Moss per il Gran Premio d’Italia, che si correva in quell’edizione sfruttando le due sopraelevate. Durante la gara il pilota britannico realizzò il giro più veloce, facendo segnare un tempo da qualifica di 2’46.9. Vicinissimo alla pole del compagno di squadra Fangio di 2’46.5.

Dopo la fine della sua carriera agonistica, l’auto trovò posto per decenni presso il Museo di Indianapolis, prima di essere riportata sotto i riflettori per l’asta record di RM Sotheby’s tenutasi a in casa Mercedes a Stoccarda. Durante la sua conservazione, la vettura è stata sottoposta a interventi di restauro conservativo per preservarne l’integrità storica, senza alterarne le caratteristiche originali.

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