
Testo di Fabio Madaro
Settant’anni e non sentirli. È questo lo spirito che si è respirato a Dieppe, in Normandia, durante il grande raduno organizzato per celebrare i 70 anni di Alpine. Migliaia di appassionati sono accorsi da tutta Europa per rendere omaggio a una azienda nata nel 1955 e ben presto diventata un simbolo mondiale di leggerezza, agilità e spirito racing.

Fondata da Jean Rédélé, giovane concessionario Renault con la passione per le corse, Alpine è nata proprio a Dieppe. La prima creatura, l’A106, montava il motore della Renault 4CV ma aveva un telaio leggero in fibra di vetro: una ricetta vincente che ha fatto scuola. Da lì è iniziata una storia fatta di innovazione, successi sportivi e modelli iconici.

Nel corso dell’evento, protagoniste assolute sono state le Alpine A110 di tutte le epoche. Dalla mitica berlinetta A110 degli anni ’60 e ’70 – che nel 1973 regalò alla Casa il primo titolo mondiale rally – fino all’attuale A110, simbolo della rinascita del marchio sotto l’ala del gruppo Renault.
E poi non sono certo mancate le sorprese: tra esposizioni, sfilate, test drive e incontri con gli ingegneri del marchio, Alpine ha mostrato anche il suo futuro. Per cui grande attenzione ai modelli elettrici in arrivo, tra cui l’attesa Alpine A290, una hot hatch sportiva 100% elettrica, che promette di portare l’anima della marca nel mondo a zero emissioni.

Ma soprattutto sui bellissimi prati del lungomare di Dieppe, gli appassionati hanno potuto osservare in anteprima l’altra novità di Alpine: la A390, una fastback full electric a trazione integrale. Presentata pochi giorni fa da Pierre Gasly, pilota del BWT Alpine F1 Team, e da Zinedine Zidane ambasciatore Alpine, la A390 è stata svelata al pubblico da Philippe Krief, Ceo della casa francese. La vettura ha poi sfilato per le strade di Dieppe per la sua prima parata, prima di raggiungere le 700 Alpine storiche presenti al raduno.
Dieppe, con le sue strade strette e la fabbrica storica ancora attiva, è stata la cornice perfetta per questo anniversario. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, ma dove la passione per Alpine è più viva che mai.

Chi ha partecipato al raduno ha potuto rivivere momenti di gloria, ascoltare storie di piloti e collezionisti, ma anche toccare con mano una realtà che guarda avanti senza per questo dimenticare le proprie radici.
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