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7 modelli storici ANAS in mostra ad Auto e Moto d’Epoca

di Marco Triulzi - 24/10/2025

Fondata nel 1928 come A.A.S.S. – Azienda Autonoma Statale della Strada, poi divenuta A.N.A.S. – Azienda Nazionale Autonoma delle Strade nel 1946, l’ente ha attraversato tutte le fasi della modernizzazione italiana: dalla costruzione delle prime arterie alla ricostruzione del dopoguerra, fino alla motorizzazione di massa. In filigrana, tra i veicoli esposti, si legge anche la storia dei cantonieri, figure silenziose e indispensabili a cui è dedicato spazio in QUESTO articolo, all’interno di un approfondimento dedicato alle case cantoniere.

Archivio storico ANAS

Un triciclo per cominciare

Questo percorso allo stand di ANAS inizia con un triciclo degli anni ’30, discendente diretto dei carretti a mano già previsti nel regolamento di servizio del 1922, quando l’ente ancora non esisteva. Era l’attrezzo di chi riparava le strade a forza di braccia, spostandosi con pochi strumenti essenziali.

Gli anni della ricostruzione

Più imponente il G.M.C. CCKW 6×6, autocarro americano prodotto tra il 1939 e il 1945 e diventato celebre durante la Seconda guerra mondiale. Con sei cilindri e quasi 92 cavalli, era il mulo dell’esercito statunitense. Nel dopoguerra molti esemplari furono riconvertiti dall’Anas per i lavori di ricostruzione e per la manutenzione invernale, equipaggiati con lame o vomeri. Un mezzo che, come l’Italia di quegli anni, seppe trasformare la meccanica della guerra in strumento di rinascita civile.

Gli anni ’50 segnano la stagione della motorizzazione popolare e dei piccoli mezzi di servizio. La Moto Guzzi Motocarro Ercolino rappresenta l’evoluzione del triciclo cantonieristico: agile, economico, essenziale.
Accanto, la Moto Guzzi Galletto, conosciuta anche come “la moto dei preti o dei medici” perché era particolarmente adatta a un utilizzo anche con vesti lunghe, come il camice o la toga ecclesiastica appunto. Con il suo piccolo e vivace monocilindrico da 159,5 litri, racconta la nuova mobilità del dopoguerra. Gli addetti ANAS la utilizzavano nei loro rapidi sopralluoghi quotidiani lungo la rete stradale nazionale.

In alta quota

E dove il terreno si faceva difficile, specie in alta quota sui passi alpini si fece strada negli anni ’60 la Fiat Campagnola. Robusta  spartana accompagnava i cantonieri nei tratti più impervi della rete viaria.

Ma è il Mercedes-Benz Unimog 411.110, datato 1963, a rappresentare il salto di qualità tecnologico. Con motore diesel OM 636 e trazione integrale, venne adattato da ANAS come sgombraneve rotativo.

Equipaggiato con turbina OMER, poteva spostare grandi quantità di neve a distanza, mantenendo aperti i valichi montani anche durante le bufere.

La Giardiniera e la quotidianità del servizio

Chiude la rassegna la Autobianchi Giardiniera degli anni ’70, piccola e robusta, con portellone laterale e bicilindrico da 499,5 cc. Era la vettura dei cantonieri che controllavano i tratti di rete nazionale. Nel capiente baule posteriore cui si accedeva tramite il portellone incernierato lateralmente trovavano posto tutti gli attrezzi di lavoro e la segnaletica necessaria al lavoro degli addetti ANAS.

 

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