
Strada viscida e insidiosa, rotondona affrontata alla leggera: lei, fino a quel momento indulgente, decide di mostrare chi comanda. Lei è la Jaguar E-Type. “Uno dei paradossi più felici dell’auto sportiva. Con il suo muso incredibilmente allungato, i fari carenati e la vistosa gobba sul cofano per accogliere il sei cilindri in linea di 3,8 litri…”: così scriviamo su l’automobileclassica numero 17, dove la regina inglese troneggia in copertina. L’esemplare fotografato è una Ots Mk1 del 1962, conservata con cura nel garage di una famiglia piemontese. Tutti i particolari in cronaca, come si dice.
Dall’Inghilterra della swinging London ci spostiamo in un’Italia calda, caldissima. Ad accecarci, con il suo rosso acceso e un V12 da 3929 cm³, è la Lamborghini Islero del 1968. Il nome è quello del toro che incornò il leggendario torero Manolete, a dare forza e brutalità a questa spettacolare granturismo 2+2.

Stesso periodo, un’altra verace italiana. Anche lei capace di stordirci nella sua rara colorazione “Giallo Senape”: è la Dino 246 GT del 1971, evoluzione estrema e punto zenitale di una saga breve ma intensa.

La tempesta di emozioni di questo periodo irripetibile continua con l’Alfa Romeo Montreal che ci racconta Corrado Lopresto nelle “Storie di Lop”: costruita alla fine del 1969, è esattamente la stessa vettura che venne esposta a marzo del 1970 al Salone di Ginevra. Lei, proprio lei.
E ora tiriamo il fiato – non si può sempre andare a manetta – per farci portare in giro da una Fiat Balilla 508 TEC del 1935: “Tradizionale, rassicurante, per nulla innovativa”, avrebbe dovuto impersonare il primo sogno di mobilità italiana.

La macchina del tempo ci porta ad Arese, negli anni 80. Ancora Alfa Romeo. Ma questa volta rimaniamo fermi. L’Alfa 33 Quadrifoglio Oro non si muove, per mostrare i suoi segreti, sotto le lamiere: si tratta infatti di un prezioso “sezionato” che veniva esposto ai Saloni.

Tre giorni, 82.000 visitatori e 4500 automobili in vendita. Ecco gli highlights di Milano Autoclassica, l’evento tenutosi nei padiglioni della Fiera di Rho-Milano, dove non poteva mancare lo stand de l’automobileclassica. Grazie per esserci venuti a trovare, così numerosi.
E a proposito di eventi, ecco il servizio che anticipa la mostra “Il Tempo del Futurismo”, aperta alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma fino al 28 febbraio 2025, di cui Aci Storico è unico partner tecnico. Un’esposizione tra automobili, mezzi a motore di tutti i tipi e opere d’arte a celebrare la rivoluzione della velocità.
Infine le nostre rubriche di arte, tecnica, orologeria e libri vi affascineranno con contenuti sempre più raffinati.
L’automobileclassica vi aspetta in edicola dal 22 gennaio.
Vuoi prenotare il nuovo numero o gli arretrati in edicola? Clicca qui! Per richiedere l’abbonamento clicca qui.
Il prossimo numero de l’automobileclassica sarà in vendita dal 20 febbraio.
Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto
Comprare auto cinesi conviene davvero? Oltre 50 auto tra cui scegliere. Abbiamo analizzato l'offerta di MG, BYD, Omoda e tutti gli altri brand del Dragone. Attenzione però ai falsi risparmi....