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Le auto elettriche macinano meno strada delle termiche

di Redazione - 14/11/2023

Non sempre ciò che succede nel resto del mondo (automobilisticamente parlando s’intende!) è equiparabile alla “nostra” situazione. Però quanto rilevato da un gruppo di ricercatori della George Washington University è spendibile anche a casa nostra. Sia perché l’elettrico fatica a decollare quanto i costruttori vorrebbero, sia perché, volenti o nolenti, l’attenzione al residuo di autonomia è un’abitudine difficile da smettere.

Lo studio è stato realizzato per stabilire se a percorre più chilometri nel loro ciclo di vita siano le auto elettriche oppure quelle termiche. Senza entrare nel dettaglio del risultato, di cui daremo seguito a breve, i numeri della ricerca sono davvero importanti, dato che hanno coinvolto circa 23,9 milioni di veicoli usati messi in vendita tra il 2016 e il 2022.

Chi viaggia di più?

Il risultato, senza essere esperti di settore, appare sufficientemente scontato. Negli Stati Uniti i veicoli elettrici a batteria (BEV) tendono a percorrere meno chilometri (miglia) all’anno rispetto alle loro controparti alimentate a benzina, compresi ibridi e ibridi plug-in.

I ricercatori hanno rilevato che quasi tutti i tipi di auto con propulsore a combustione interna hanno percorso un quantità simile di chilometri, per un totale di 18.446 km all’anno di media. I veicoli elettrici messi in vendita durante il medesimo lasso temporale (2016-2022) avevano una media di chilometraggio annuo di appena 11.532 km, quasi 7.242 km in meno all’anno. Dati che si riferiscono alle auto tradizionali, quindi non ai Suv, per i quali è stata stilata una classifica a parte. Infatti in questo caso specifico il divario è meno pronunciato, con una media di 20.832 km all’anno percorse da un motore ICE e una media di 17.038 km all’anno per un BEV.

È importante rimarcare il fatto che stiamo parlando di Stati Uniti, dove i Suv di segmento B sono pressoché inesistenti e le cavallerie delle motorizzazioni di ingresso sono decisamente maggiori rispetto ai modelli commercializzati in Europa (e in Italia).

C’è però un ulteriore dettaglio da sottolineare che merita di essere menzionato. Se si tratta di Tesla le cose cambiano. Non c’è naturalmente una contropartita termica, ma il divario di chilometraggio diventa significativamente più piccolo, dato che la media annuale si attesta intorno ai 14.140 km. Un valore più alto rispetto alla media di soli 10.034 km tra tutti gli altri marchi di veicoli elettrici.

Perché ciò?

Le risposte che si sono dati i ricercatori americani derivano essenzialmente dal fatto che raramente l’auto elettrica sia la prima vettura in famiglia. Viene infatti ipotizzato che questa differenza possa derivare dalla pratica comune dei proprietari di BEV di utilizzarli come veicoli secondari.
Inoltre, è possibile che le preoccupazioni relative all’ansia da autonomia impediscano ai proprietari di spingere i propri veicoli elettrici fino al limite della batteria, soprattutto in aree prive di una solida rete di ricarica. Ciò potrebbe anche spiegare perché i veicoli Tesla in generale hanno trovato maggiore utilizzo su strada.

La valenza di questa ricerca, spendibile sul fronte del Vecchio Continente, è che dimostra come alcuni parametri degli organi preposti a legiferare sull’auto, siano probabilmente errati. Nel caso specifico americano, l’Epa (l’agenzia per la protezione dell’ambiente) presuppone che i veicoli elettrici percorrano lo stesso numero di chilometri delle automobili alimentate da motori a combustione, ma è evidente che oggi non sia così.

C’è però anche chi sostiene una tesi differente rispetto alla ricerca di cui sopra. Infatti l’Institute of Transportation Studies, UC Davis, afferma che le auto elettriche non vengono guidate meno delle loro controparti a combustione. Di fatto ritengono sia un errore prendere come base per i propri dati le vetture usate invece di fare riferimento alle generazioni più recenti di auto elettriche. Una risposta definitiva forse non esiste in senso assoluto, ma questi sono segnali che la transizione sia un “modello” complesso e complicato da portare a termine.

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