
La Volkswagen Derby L del 1977 si è aggiudicata il premio “Tutta la vita — Le regine degli anni ’70”. L’esemplare vincitore, di proprietà di Carlo Comi, collezionista di Volkswagen, è testimone di un’epoca cruciale, quella a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Vettura a tre volumi, la Derby presidiava il fondamentale segmento B del mercato e si distingueva per un’estetica semplice e lineare.

L’Audi Quattro del 1982 di Fabio Mari ha ricevuto il premio “Tu non mi basti mai — Gli indimenticabili anni ’90”. La storia dell’auto è particolarmente significativa: il precedente proprietario, un pubblicitario che realizzava spot per la Bialetti, cercava qualcuno in grado di portare avanti la sua passione indipendentemente dal valore economico. Fabio Mari ha raccolto questo testimone, proseguendo una storia di amore e dedizione verso la vettura.

Il premio “Tu non mi basti mai — Gli indimenticabili anni ’90” è andato alla Mercedes-Benz SLK230 Kompressor di Umberto Amodeo, equipaggiata con allestimento AMG e interni completamente in pelle, tutti perfettamente conservati.

Il riconoscimento “Il motore del duemila — Le millennial più amate” è stato assegnato all’Alfa Romeo Spider 916 3.2 V6 del 2003 di Davide Cavalli. Un esemplare in condizioni eccellenti nonostante i 180.000 km percorsi. Il precedente proprietario la utilizzava come auto da lavoro; Davide ha mantenuto l’auto in maniera impeccabile, riverniciando solo le minigonne. Il resto della carrozzeria conserva la vernice originale.

La Honda S2000 del 2000 di Marco Fiorelli si è aggiudicata il premio “Viaggi organizzati — La vettura che arriva da più lontano”. È un’auto con 250.000 km all’attivo, utilizzata come seconda vettura, soprattutto nella stagione estiva. Nonostante i 25 anni, è ancora perfettamente conservata, sia nella carrozzeria che negli interni.

Il premio “La scelta del Direttore” è stato conferito alla Citroën D Super del 1971 di Alessandro Tegazzin. Particolarità dell’auto è la tinta grigio chiaro, disponibile solo in quell’anno. Ha percorso oltre 15.000 km durante l’estate, affrontando numerosi viaggi.

“La socialissima” è il premio andato alla Citroën Visa Cabriolet del 1985 di Roberto Costantino. Utilitaria prodotta dal 1978 al 1988, non è appariscente, ma racconta tutta la passione del suo proprietario, che possiede diverse Citroën.

Il premio “Three is the magic number — Cinquant’anni di BMW Serie 3” è stato assegnato alla BMW 320i (E30) del 1989 di Andrei Florin Parau. Il proprietario racconta che possedere una E30 è sempre stato il suo sogno: una vera BMW, sia per lo stile che per la tecnica.

Il premio “ACI Storico” è andato alla Fiat X1/9 del 1973 di Edward Ruffini. L’auto discende dalla concept car Autobianchi A112 Bertone Runabout del 1969: una barchetta dalle linee tese, con vistoso roll-bar e disegnata da Marcello Gandini per Bertone.

Il premio “Hörmann” è stato assegnato alla Porsche 911 (993) Cabrio del 1994 di Chiara Nanetti. L’auto, appartenuta prima al padre, è ora custodita da Chiara come un vero e proprio gioiello: un simbolo dello spirito Porsche, dal grande valore affettivo.

Il premio “Magnum Run”, riservato ai veicoli immatricolati entro il 1999, è stato vinto dalla Subaru Impreza WRX Limited. Si tratta dell’esemplare numero 17 di una serie limitata di 100 unità. Perfettamente conservata e priva di modifiche estetiche, rappresenta la passione del proprietario per il mondo del rally.

Il titolo “Best of Show” è stato conferito alla Ferrari 348 GTS del 1993 di Andrea Carbone. Un esemplare in condizioni impeccabili, in una magnifica tonalità di blu. Il proprietario ha investito in un attento restauro conservativo.

La BMW 320 Si del 2006 di Nicola Vivaldini ha ricevuto il Premio Mafra. Questo modello speciale, prodotto in soli 2.600 esemplari, è stato sviluppato per partecipare ai campionati Super 2000, come il WTCC (QUI la sua storia). L’auto, in un acceso rosso, è in condizioni perfette e richiama l’epoca d’oro delle gare turismo.

Si ringraziano gli sponsor Ma-Fra, Hormann e Magnum Run.
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