La sicurezza in auto è da sempre uno degli argomenti più importanti, specie quando si tratta dei passeggeri più piccoli. Allora l’utilizzo di adeguati sistemi di ritenuta che rispettino le diverse fasi di crescita dei bambini, dai neonati ai più grandi, diventa davvero fondamentale. Ovviamente, oltre che per rispettare il Codice della Strada, i seggiolini diventano quindi compagni di viaggio per ogni genitore. Sì, ma quale scegliere? Le offerte sono molteplici e la loro efficacia difficilmente è messa in discussione.
Anche se per essere garantiti al massimo, ci si può rivolgere ai test svolti da professionisti. Tra questi, i più attesi dell’anno sono quelli dell’Allgemeiner Deutscher Automobil-Club (Adac) e del Touring Club svizzero (Tcs).
Il primo è un’organizzazione tedesca indipendente, rispettata e influente nel settore automobilistico, che periodicamente esegue test di collisione e analisi specifiche sui seggiolini, analizzandone sicurezza, ergonomia, uso di materiali appropriati e assenza di sostanze potenzialmente tossiche per i bambini.
Tcs è invece un ente no profit con circa 1,5 milioni di soci. Entrambi testano i seggiolini due volte l’anno. Nel secondo semestre 2023 ne hanno valutati 30 e il trend è davvero positivo: gli standard di sicurezza sono sempre più alti, tutela e comfort dei neonati crescono grazie al sempre maggior numero di seggiolini con schienale reclinabile.
Per capire meglio come funzionano i test, va subito precisato che non vengono esaminati tutti i seggiolini in produzione e che omologazione e verifica sulla qualità del dispositivo sono due cose distinte. La prima viene decretata dalle normative vigenti, la seconda invece è il risultato di approfondimenti e prove che gli enti svolgono per valutare, appunto, il grado di sicurezza, affidabilità e deperibilità del seggiolino, attraverso verifiche di natura statica e dinamica del prodotto e sue componenti strutturali.
La rinomanza dei due enti, ma anche e soprattutto la grande attesa di pubblico e addetti ai lavori per i risultati semestrali, si deve al fatto che da anni Adac e Tcs sono fra le maggiori organizzazioni europee a svolgere queste specifiche prove e sono diventate il riferimento per l’intero settore. L’Automobil Club tedesco si occupa dell’intero comparto automobilistico, proprio come Aci in Italia, e il Club elvetico esegue i crash test sui seggiolini auto addirittura dal 1968.
I risultati spesso coincidono, anche se i criteri di valutazione sono diversi. Il Club tedesco applica 5 fasce di giudizio, determinate da un valore numerico che va da 0,5 a 5,5, e la valutazione complessiva è la somma dei criteri analizzati: sicurezza, funzionamento, ergonomia, presenza di sostanze nocive e inquinanti. Quello svizzero, invece, attribuisce punteggi da 1 a 5, dal peggiore al migliore, nelle categorie sicurezza e uso ed ergonomia. Infine, tutti hanno diversi fattori di declassamento che insistono sul punteggio finale, determinandolo.
Oggi, i dispositivi di sicurezza si dividono in cinque gruppi, in base al peso del piccolo occupante: gruppo 0 (peso fino a 9 kg), gruppo 0+ (peso inferiore ai 13 kg), gruppo 1 (peso fra 9 e 18 kg), gruppo 2 (peso fra 15 e 25 kg) e gruppo 3 (peso fra 22 e 36 kg), di conseguenza anche i seggiolini esaminati vengono suddivisi per tipologia d’uso e categorie.
L’attuale articolo 172 del Codice della Strada stabilisce che “i bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive
comunitarie”.
Ma le regole per i sistemi di ritenuta stanno cambiando e a settembre 2024 entrerà definitivamente in vigore la nuova normativa europea per rendere sempre più sicuro il trasporto dei più piccoli. Fino a un’altezza di 150 cm o fino ai 12 anni, a seconda dei paesi europei, i bambini devono essere assicurati su un seggiolino auto adeguato al peso (in base alla norma Ece R44), o all’altezza in base alla norma Ece R129. Quest’ultima ha introdotto anche un ulteriore standard di sicurezza, l’i-Size.
A partire dal 1° settembre 2023 i costruttori possono richiedere esclusivamente l’omologazione R-129, tuttavia potranno continuare a vendere gli stock di seggiolini omologati R44 fino al 31 agosto 2024, poi sarà concessa la commercializzazione esclusiva dei seggiolini R-129 anche se, a oggi, non è ancora previsto alcun divieto di utilizzo degli R-44 acquistati prima di tale data.
Districarsi tra le prescrizioni non è facile, ma la loro importanza è vitale, letteralmente. Il Regolamento Ece R129 si pone infatti come obiettivo quello di migliorare il livello di sicurezza dei seggiolini per auto rispetto ai criteri di omologazione definiti dal regolamento Ece R44/04. A cominciare dall’introduzione dell’i-Size, cioè lo standard che comporta la presenza di imbottiture laterali consistenti, specialmente nel testalino per proteggere ancora meglio la testa e il collo del bambino. Infatti, per essere omologati secondo il regolamento Ece R44/04, i seggiolini fin qui hanno dovuto superare solo i crash test frontali e posteriori, mentre il nuovo R129 introduce come criterio di omologazione anche il superamento degli impatti laterali.
A standard sempre più elevati corrisponde una maggiore sicurezza e, come abbiamo sottolineato, il seggiolino giusto è quello in grado di proteggere il bambino anche quando la gravità dell’incidente supera i requisiti di legge. Non solo. Un buon seggiolino dovrebbe anche essere intuitivo e facile da usare, riducendo così il rischio di malfunzionamento o postura sbagliata. È noto infatti che spesso si commettono errori nell’uso dei seggiolini, come dimostrato da diversi studi. Ma oltre ai nostri consigli (qui di seguito), la normativa punta ancora una volta ad accompagnare gli automobilisti verso una sempre migliore impostazione, indicando la via giusta.
Il Regolamento Ece R44/04 prevede infatti l’omologazione di seggiolini installati in senso di marcia solamente dopo i 9 kg di peso del bambino, mentre l’Ece R129 li prevede esclusivamente in senso contrario, almeno fino ai 15 mesi del bambino. Le ossa e i muscoli del collo dei più piccoli, infatti, non sono ancora sufficientemente sviluppati per sostenere la testa. Nella posizione contraria al senso di marcia, invece, la testa è meglio sostenuta e le forze dell’impatto vengono distribuite meglio su una superficie più ampia rispetto al senso di marcia. Essere preparati e adeguarsi alle nuove soluzioni è quindi di massima importanza.
Testo a cura di Paolo Matteo Cozzi
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