Condividi con:

Bimbi protetti, come fare cosa sapere

di Redazione - 05/01/2024

La sicurezza in auto è da sempre uno degli argomenti più importanti, specie quando si tratta dei passeggeri più piccoli. Allora l’utilizzo di adeguati sistemi di ritenuta che rispettino le diverse fasi di crescita dei bambini, dai neonati ai più grandi, diventa davvero fondamentale. Ovviamente, oltre che per rispettare il Codice della Strada, i seggiolini diventano quindi compagni di viaggio per ogni genitore. Sì, ma quale scegliere? Le offerte sono molteplici e la loro efficacia difficilmente è messa in discussione.

Anche se per essere garantiti al massimo, ci si può rivolgere ai test svolti da professionisti. Tra questi, i più attesi dell’anno sono quelli dell’Allgemeiner Deutscher Automobil-Club (Adac) e del Touring Club svizzero (Tcs).

Esperienza sul campo

Il primo è un’organizzazione tedesca indipendente, rispettata e influente nel settore automobilistico, che periodicamente esegue test di collisione e analisi specifiche sui seggiolini, analizzandone sicurezza, ergonomia, uso di materiali appropriati e assenza di sostanze potenzialmente tossiche per i bambini.

Tcs è invece un ente no profit con circa 1,5 milioni di soci. Entrambi testano i seggiolini due volte l’anno. Nel secondo semestre 2023 ne hanno valutati 30 e il trend è davvero positivo: gli standard di sicurezza sono sempre più alti, tutela e comfort dei neonati crescono grazie al sempre maggior numero di seggiolini con schienale reclinabile.

Provare per credere

Per capire meglio come funzionano i test, va subito precisato che non vengono esaminati tutti i seggiolini in produzione e che omologazione e verifica sulla qualità del dispositivo sono due cose distinte. La prima viene decretata dalle normative vigenti, la seconda invece è il risultato di approfondimenti e prove che gli enti svolgono per valutare, appunto, il grado di sicurezza, affidabilità e deperibilità del seggiolino, attraverso verifiche di natura statica e dinamica del prodotto e sue componenti strutturali.

La rinomanza dei due enti, ma anche e soprattutto la grande attesa di pubblico e addetti ai lavori per i risultati semestrali, si deve al fatto che da anni Adac e Tcs sono fra le maggiori organizzazioni europee a svolgere queste specifiche prove e sono diventate il riferimento per l’intero settore. L’Automobil Club tedesco si occupa dell’intero comparto automobilistico, proprio come Aci in Italia, e il Club elvetico esegue i crash test sui seggiolini auto addirittura dal 1968.

Cose da sapere

I risultati spesso coincidono, anche se i criteri di valutazione sono diversi. Il Club tedesco applica 5 fasce di giudizio, determinate da un valore numerico che va da 0,5 a 5,5, e la valutazione complessiva è la somma dei criteri analizzati: sicurezza, funzionamento, ergonomia, presenza di sostanze nocive e inquinanti. Quello svizzero, invece, attribuisce punteggi da 1 a 5, dal peggiore al migliore, nelle categorie sicurezza e uso ed ergonomia. Infine, tutti hanno diversi fattori di declassamento che insistono sul punteggio finale, determinandolo.

Oggi, i dispositivi di sicurezza si dividono in cinque gruppi, in base al peso del piccolo occupante: gruppo 0 (peso fino a 9 kg), gruppo 0+ (peso inferiore ai 13 kg), gruppo 1 (peso fra 9 e 18 kg), gruppo 2 (peso fra 15 e 25 kg) e gruppo 3 (peso fra 22 e 36 kg), di conseguenza anche i seggiolini esaminati vengono suddivisi per tipologia d’uso e categorie.

Le norme da sapere

L’attuale articolo 172 del Codice della Strada stabilisce che “i bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive
comunitarie”.

Ma le regole per i sistemi di ritenuta stanno cambiando e a settembre 2024 entrerà definitivamente in vigore la nuova normativa europea per rendere sempre più sicuro il trasporto dei più piccoli. Fino a un’altezza di 150 cm o fino ai 12 anni, a seconda dei paesi europei, i bambini devono essere assicurati su un seggiolino auto adeguato al peso (in base alla norma Ece R44), o all’altezza in base alla norma Ece R129. Quest’ultima ha introdotto anche un ulteriore standard di sicurezza, l’i-Size.

A partire dal 1° settembre 2023 i costruttori possono richiedere esclusivamente l’omologazione R-129, tuttavia potranno continuare a vendere gli stock di seggiolini omologati R44 fino al 31 agosto 2024, poi sarà concessa la commercializzazione esclusiva dei seggiolini R-129 anche se, a oggi, non è ancora previsto alcun divieto di utilizzo degli R-44 acquistati prima di tale data.

Districarsi tra le prescrizioni non è facile, ma la loro importanza è vitale, letteralmente. Il Regolamento Ece R129 si pone infatti come obiettivo quello di migliorare il livello di sicurezza dei seggiolini per auto rispetto ai criteri di omologazione definiti dal regolamento Ece R44/04. A cominciare dall’introduzione dell’i-Size, cioè lo standard che comporta la presenza di imbottiture laterali consistenti, specialmente nel testalino per proteggere ancora meglio la testa e il collo del bambino. Infatti, per essere omologati secondo il regolamento Ece R44/04, i seggiolini fin qui hanno dovuto superare solo i crash test frontali e posteriori, mentre il nuovo R129 introduce come criterio di omologazione anche il superamento degli impatti laterali.

Sicurezza fa rima con applicazione

A standard sempre più elevati corrisponde una maggiore sicurezza e, come abbiamo sottolineato, il seggiolino giusto è quello in grado di proteggere il bambino anche quando la gravità dell’incidente supera i requisiti di legge. Non solo. Un buon seggiolino dovrebbe anche essere intuitivo e facile da usare, riducendo così il rischio di malfunzionamento o postura sbagliata. È noto infatti che spesso si commettono errori nell’uso dei seggiolini, come dimostrato da diversi studi. Ma oltre ai nostri consigli (qui di seguito), la normativa punta ancora una volta ad accompagnare gli automobilisti verso una sempre migliore impostazione, indicando la via giusta.

Il Regolamento Ece R44/04 prevede infatti l’omologazione di seggiolini installati in senso di marcia solamente dopo i 9 kg di peso del bambino, mentre l’Ece R129 li prevede esclusivamente in senso contrario, almeno fino ai 15 mesi del bambino. Le ossa e i muscoli del collo dei più piccoli, infatti, non sono ancora sufficientemente sviluppati per sostenere la testa. Nella posizione contraria al senso di marcia, invece, la testa è meglio sostenuta e le forze dell’impatto vengono distribuite meglio su una superficie più ampia rispetto al senso di marcia. Essere preparati e adeguarsi alle nuove soluzioni è quindi di massima importanza.

Cinque consigli per un trasporto sicuro

  1. Gravidanza
    Quando il pancione inizia a crescere, il corretto posizionamento della cintura di sicurezza diventa importante. Per guidare senza disagi e, soprattutto, per mitigare l’eventuale tensione della cintura di sicurezza. Che, se ben posizionata, non può provocare danni al feto e risulta efficace nel ridurre le conseguenze di un incidente. Come si fa: la fascia orizzontale va allacciata il più in basso possibile, in modo che si appoggi sotto il pancione e non eserciti pressione sul feto. Il nastro diagonale della cintura va appoggiato, invece, sulla clavicola, lontano dal collo, facendolo passare fra i seni e di lato all’addome. BeSafe ha messo a punto un dispositivo di sicurezza per donne in gravidanza che assicura il corretto posizionamento della cintura: BeSafe Pregnant non interferisce con il normale funzionamento della cintura a 3 punti, bensì consente di trattenerne la parte addominale nella giusta posizione, al di sotto della zona fetale.
  2. Neonati
    Per tornare a casa dall’ospedale si usa l’ovetto. Da un punto di vista della sicurezza, l’ovetto rappresenta la soluzione migliore perché mantiene il bambino più stabile e al riparo da scossoni e sballottamenti. Questo tipo di seggiolino è studiato per accogliere i bambini sin dai primi giorni di vita, ancor meglio se include un riduttore, ideale, soprattutto nei primi mesi, per garantire una postura corretta, con la testa ben allineata con il resto del corpo, e per contenere il piccolo. Fra le soluzioni, Inglesina System Quattro Aptica, Aptica XT e Electa possono essere abbinati sia a Darwin Infant, sia all’innovativo seggiolino auto Darwin Infant Recline (omologatI Ece R129/03) che può essere reclinato sia in auto in abbinamento alla base Darwin 360° i-Size, sia quando è agganciato al telaio. Fra le proposte Chicco c’è anche la soluzione “cresci con me” del modello Bi-Seat Air & Full 360 da utilizzare dalla nascita fino a circa 12 anni (150 cm) a doppia installazione: tramite base (Isofix, Support Leg) e sistema di cinture a cinque punti (fino a circa 4 anni/105 cm).
  3. Davanti o dietro?
    Al giorno d’oggi, le soluzioni sono davvero molte e i seggiolini sempre più sicuri: la sola Cybex vanta 3 dispositivi su 6 in vetta alla classifica (tabella a fianco). Per tutti però il consiglio è di posizionare sempre il seggiolino sui sedili posteriori. Infatti, sia in caso di impatto frontale (i più frequenti) sia di tamponamento, il divano posteriore è la zona con il maggior assorbimento d’urto. Inoltre, meglio se in posizione centrale, se possibile: è la più distante da tutto il resto, in alternativa, il lato del marciapiede è quello più protetto, il più comodo e sicuro per il posizionamento del bambino. Se invece non fosse possibile posizionare il seggiolino sul sedile posteriore, ovviamente si usa quello davanti. La legge prevede che se il seggiolino è posizionato in senso contrario alla marcia l’airbag frontale deve essere disattivato.
  4. Mai in braccio
    Quando si viaggia in auto, in città o fuori non c’è differenza, il bambino non va mai tenuto in braccio. In caso di impatto infatti il peso ha una forza d’urto che può aumentare di 15 volte. Significa che un bambino di 15 kg produrrebbe una forza d’urto pari a 225 kg. Per questo l’uso corretto del seggiolino ha un ruolo fondamentale nella sicurezza: in caso di urto o frenata non è possibile trattenerlo e proteggerlo con le proprie braccia.
  5. In taxi o car sharing
    Non sempre usiamo la nostra auto, come fare quindi? Una soluzione sicura è quella realizzata da Nuna con il nuovo Pipa Urbn: seggiolino leggerissimo (3,3 kg) che non ha bisogno di una base, ma ha ganci isofix per ancorarlo e un pratico sistema di sgancio rapido con una sola mano. Si può collegare a tutti i passeggini Nuna, così da diventare un sistema di viaggio completo, tanto che è persino certificato dal Tüv per l’utilizzo in aereo.

 

Testo a cura di Paolo Matteo Cozzi

Potrebbe interessarti

BASE, cosa si cela dietro il passaporto digitale delle batterie?

BASE, cosa si cela dietro il passaporto digitale delle batterie?

Questo strumento innovativo, basato sulla tecnologia blockchain, promette di migliorare la tracciabilità dei materiali, l'efficienza del riciclo e la trasparenza

di Redazione - 12/12/2024

La FIA svela le nuove monoposto di Formula 1 per il 2026

La FIA svela le nuove monoposto di Formula 1 per il 2026

Le vetture, frutto di una stretta collaborazione tra la FIA e i team, presentano significative modifiche aerodinamiche volte ad aumentare il carico e migliorare le prestazioni

di Redazione - 12/12/2024

Podcast

in collaborazione con Aci Radio

Il Punto di Pierluigi Bonora

Il Direttore di ACI Radio Pierluigi Bonora fa il punto sul fatto più rilevante della giornata offrendo spunti di riflessione per una corretta informazione.

l'Automobile su Instagram