Testo di Marco Di Pietro
Il provvedimento sulle “targhe storiche”, al quale L’Automobile Club d’Italia ha collaborato in maniera determinante affiancando il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e seguendone tutto l’iter, entra in vigore dal 25 novembre. Il Ministero ha precisato le modalità operative del Decreto Attuativo firmato dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini il 4 agosto scorso (“Attuazione delle disposizioni in materia di rilascio di una targa storica a veicoli di interesse storico e collezionistico”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 225 del 26 settembre 2023) in un ulteriore Decreto Ministeriale della Direzione Generale della Motorizzazione (il n. 468 del 21 novembre).
Nel Decreto si annuncia che viene avviato un periodo di sperimentazione – in via sperimentale in alcune aree del
territorio nazionale – a partire dal 27 novembre 2023 fino al 5 gennaio 2024 per l’assegnazione delle “targhe storiche” agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine agricole appartenenti ai seguenti casi: radiati per esportazione; radiati per ritiro su area privata (cioè demoliti soltanto a livello documentale, ma conservati nel possesso); radiati per rottamazione (a esclusione di quelli che siano stati cancellati dagli archivi con contributo statale alla rottamazione); immatricolati in Italia ma mai dismessi dalla circolazione per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica; privi di targa e di documenti di circolazione (purché mai radiati e reimmatricolati in precedenza).
A far data dall’8 gennaio 2024 tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista saranno abilitati allo svolgimento della pratica. La “targa storica” viene emessa soltanto a condizione che nell’Archivio Nazionale dei Veicoli o nell’Archivio del Pubblico Registro Automobilistico risulti già associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale viene richiesta l’immatricolazione. Nella fase sperimentale sono abilitati a svolgere la pratica gli Uffici della Motorizzazione Civile, le Delegazioni ACI e un selezionato numero di agenzie private di consulenza automobilistica abilitate nello Sportello Telematico dell’Automobilista.
La procedura prevede innanzitutto la verifica tramite visura dei dati presenti nell’Archivio Nazionale dei Veicoli e nell’Archivio PRA; a seguire occorre pagare il costo di emissione della “targa storica”: i diritti ed emolumenti per la pratica (10,20 euro di diritti alla MCTC, 64 euro per 4 marche da bollo, 27 euro di emolumenti del Pra, per un totale di circa 100 euro), il costo di stampa e consegna della targa (549 euro per la targa storica automobilistica, 274,50 euro per la targa di un motoveicolo o di un mezzo storico agricolo), più il costo del servizio dell’agenzia specializzata. La ricevuta del pagamento viene inviata al Poligrafico dello Stato che provvede alla realizzazione della “Targa storica” che, nell’arco di pochi giorni, è consegnata al
proprietario dell’auto assieme ai documenti della nuova immatricolazione.
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