
“È una grande festa aver vinto la mia Targa Florio, la mia gara di casa” afferma entusiasta a fine gara Giovanni Moceri che insieme al navigatore Corrado Corneliani ha conquistato l’edizione 2025 della leggendaria “Cursa”. Una gara combattuta fino all’ultimo centesimo di secondo quella del duo siculo-lombardo a bordo della Lancia Aprilia anno 1937 che ha ottenuto 427.44 penalità.
Davanti di un soffio alla coppia del Classic Team Angelo Accardo–Caterina Vagliani su Fiat 508 C della Franciacorta Motori che ha ricevuto 429.18 penalità. In terza posizione i neoeletti vincitori del Campionato Italiano Grandi Eventi ACI Sport Francesco e Giuseppe Di Pietra, padre e figlio, che hanno ricevuto a fine gara 465.06 penalità.

Dopo la prima tappa chiusa con Accardo–Vagliani al comando, Moceri–Corneliani hanno impostato la rimonta nella seconda giornata, completandola nell’ultimo settore con precisione millimetrica sulle prove cronometrate e gestione chirurgica dei rilevamenti “a tubi” in carreggiata. Corneliani, non al meglio fisicamente, ha tenuto il ritmo fino al traguardo, consegnando a Moceri il settimo sigillo nella gara di casa.

“La Aprilia del ’37 non è semplice da gestire, soprattutto con la pioggia e prove così tecniche — ha spiegato Moceri —. Ero fermo da un anno e fino a due giorni prima l’auto era completamente smontata per la messa a punto. Per questo il successo ha un sapore speciale che condivido con Corrado, con il Classic Team e con chi ha lavorato al nostro fianco.”

Ai piedi del podio Mario Passanante–Alessandro Molgorau Fiat 508C, quindi Luca Patron–Steve Clarks (MG L-Type Magna). In top ten anche Carlo Beccalossi–Marzia Marchioni (Lancia Aurelia B20 GT) e Enrico Colombo–Roberto Crugnola (Porsche 911 Targa), con Marino Bertazza–Grazia Fuselli (Fiat 508 C Trasformabile) a chiudere i dieci.
Nelle prove di media affermazione per Salvatore Galioto–Giovanni Veneziano (Fiat 1100/103), davanti alla coppia Moceri–Corneliani e Alceo Zanotti–Angelo Bianchini (Fiat 1100 Trasformabile). Power Stage di spessore per Massimiliano Buccioni–Monica Guerrini (Osca GT2, 1963).

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Protagonisti Alberto Tattini–Rossella Sciolti (BMW 316 – Nettuno Bologna), con a seguire i giornalisti Dario Converso–Federica Ameglio (Autobianchi A112E, 1979) e Mario Antonio Miccio–Ruggero Nicolosi (Ferrari Mondial Cabriolet). Nella classifica di sole prove di media svettano i greci Polycarpois Notaras–Petros Christopoulos (Porsche 924 Turbo, 1983), davanti agli svizzeri Amo Schenk–Madeleine Schenk Lardy (Porsche 911) e ai campobellesi Mauro Cudia–Andrea Pisciotta (Porsche 911 964 – Franciacorta Motori).
Successo ai bresciani Gianluigi e Federico Smussi (MG TF 2004 – Franciacorta Motori), poi Ubaldo Bordi–Alberto Bardelli (BMW Z8) e i fratelli Calogero e Roberto Tavormina (Alfa Romeo GTV 916). Nelle prove di media, podio per Francesco Bongioanni–Nicoletta Gringeri (Porsche 911S) e Federico Geza–Riccardo Ducoli (Lamborghini Urus S #01), con il Lamborghini Club Monaco al debutto ufficiale.
Vincono i fratelli Oreste e Celestino Sangiovanni (Ferrari 812 GTS, 2019) davanti a Giordano Mozzi–Marco Giusti (Ferrari 296 GTS): con questo risultato Mozzi centra il terzo titolo consecutivo nel Campionato Italiano Grandi Eventi Auto Moderne. Terzo posto per Fabio Vergamini–Anna Maria Fabrizi (Ferrari 488 GTB), quarti gli elvetici Fabrizio Macario–Giovanna Di Costanzo (Ferrari 488 Pista).
Tra i volti noti, in azione Carlo Cracco (Fiat Dino Spider, 1969) e Andrea Zagato con Mariella Rivolta (Lancia Fulvia Sport, 1972).
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