Ha le porte ad ali di gabbiano ma non è una Mercedes 300 SL Gullwing. È giapponese anni 90, ma non ha partecipato al Campionato Mondiale Rally. Ha un motore centrale (e turbo), ma ha solo 64 cv. Se non hai ancora indovinato cos’è, leggi qui.
A Pebble Beach, tra le oltre 400 auto all’asta ci si poteva imbattere anche in una Autozam AZ1, una piccola keicar – vetture di piccole dimensioni che godono nel Sol Levante di agevolazioni assicurative grazie al risparmio di spazio per il parcheggio – sviluppata dalla Mazda all’inizio degli anni 90 ma, forse come Ferrari aveva fatto con la Dino, non “degna” di portare il nome della Casa di Hiroshima. Broad Arrow Auctions ne ha offerto un esemplare del 1992 con il kit “widebody” Mazdaspeed, il reparto dedicato alle competizioni di Mazda. Bianca, questa supercar in sedicesimo aveva anche il prezzo in sedicesimo: la stima era di $ 30-40.000 ma qualche scaltro collezionista l’ha portata a casa per appena $ 22.000. Probabilmente diventerà il tender per gli spostamenti nel parcheggio tra il mega-pickup americano e il maximall, altrettanto americano. Un mondo, quello delle keicar, tutto da scoprire con vetture inusuali e interessanti che potrebbero tornare in auge nei giorni d’oggi con la propulsione full-electric, basti pensare alla Citroën AMI e alla più recente Fiat Topolino. Risparmio di peso equivale a una maggiore efficienza, sicuramente una strada interessante da seguire per le Case automobilistiche, anche e soprattutto in futuro.
Testo di Stefano Beloni
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