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“C/ART: l’arte di giocare con l’automobile” in mostra al MAUTO

di Marco Triulzi - 31/01/2025

Apre oggi al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino – la nuova mostra C/ART, visitabile fino al 18 maggio 2025. L’esposizione, curata da Guido Costa e Davide Lorenzone, è stata realizzata dall’artista polacco Robert Kuśmirowśki , figura di spicco della scena artistica internazionale, noto per la sua straordinaria versatilità che spazia dal disegno alla fotografia, passando per la scultura e la musica. .

Il titolo C/ART gioca sulla fusione tra i termini car (auto) e art (arte), evidenziando come con questa mostra – spiega il curatore Guido Costa – Kuśmirowśki abbia inteso realizzare “una ricostruzione immaginaria dello spirito del collezionista di automodelli“. Il percorso museale inizia infatti con l’esposizione in un ambiente volutamente eccentrico e disordinato di modellini giocattolo in metallo che esprimo l’infanzia del collezionista. Nel mentre ci si imbatte in ambienti protetti da reti metalliche che evocano delle officine meccaniche che simboleggiano la fase del restauro fino all’esposizione di modellini perfetti che rappresentano la piena maturità del collezionista.

I modellini giocattolo, veri capolavori di ingegneria in miniatura

Il concetto di giocare con l’automobile mette in luce il modo in cui l’auto, in versione giocattolo, abbia accompagnato l’infanzia di generazioni e rappresentato un ponte tra fantasia e tecnologia. I primi modelli di auto in miniatura non erano semplici strumenti di svago, ma veri e propri capolavori di ingegneria in scala ridotta. A dimostrarlo è la produzione delle prime automobili giocattolo, “modellini, realizzati tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento – racconta Davide Lorenzone –  che erano spesso costruiti in metallo, latta e successivamente materie plastiche, con grande fedeltà ai dettagli, riproducendo con grande fedeltà l’estetica e il design delle automobili del tempo“.

Un altro aspetto fondamentale è il valore educativo di questi giocattoli. Non si trattava solo di intrattenimento, ma di strumenti che introducevano i bambini ai principi base della meccanica e della fisica: “Oltre ai modellini – continua Lorenzone – c’erano le macchine a vapore che erano considerate una meraviglia tecnologica e avevano un grande valore educativo, insegnando ai bambini, in modo divertente e stimolante, i principi base della meccanica e della termodinamica”.

Per maggiori informazioni e per l’acquisto dei biglietti, è possibile visitare il sito ufficiale del MAUTO a questo link.

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