
Probabilmente solo i veri appassionati del motorismo storico associano i nomi di Santa Margherita e Rapallo alle corse motociclistiche e automobilistiche. Eppure, queste due incantevoli località della riviera ligure furono negli anni Venti il cuore pulsante di uno spettacolo su due e quattro ruote: il Circuito del Tigullio, un’impegnativa gara su strada. La prima competizione fu riservata alle moto, ma nel 1924 debuttarono anche le automobili. Su un percorso stretto e tortuoso, immerso nella macchia mediterranea, si sfidarono grandi nomi dell’epoca, tra cui spiccò subito il leggendario Tazio Nuvolari.
La memoria di questo circuito storico è stata rispolverata dal MotoClub Colombo, che nel 2022 ha organizzato la prima rievocazione della gara motociclistica. Quest’anno, alla terza edizione, l’evento rende omaggio al centenario del primo circuito automobilistico del Tigullio, grazie alla collaborazione dell’Automobile Club di Genova e del Museo Tazio Nuvolari di Mantova, oltre che della Regione Liguria e dei Comuni ospitanti. L’edizione 2024 è dedicata proprio alla storica vittoria di Nuvolari in quella prima corsa automobilistica. Da oggi a domenica, tre giorni di eventi e iniziative che celebreranno non solo la storica gara, ma anche lo splendido territorio ligure, attraverso visite guidate ed enogastronomiche.
Il momento clou sarà domenica, con la rievocazione vera e propria. Le auto partecipanti ripercorreranno gli 11 km del tracciato originario, che collega Santa Margherita, San Lorenzo della Costa e Rapallo. Nell’ambito dell’evento, si terrà anche il Gran Prix Colombo, una sfida cronometrata su un tratto di strada chiuso al traffico, dove gli equipaggi dovranno mantenere una velocità media superiore ai 52,496 km/h, la stessa ottenuta da Nuvolari nel 1924. Per ulteriori dettagli sul programma, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del Circuito del Tigullio.

L’impresa di Tazio Nuvolari al Circuito del Tigullio
Tazio Nuvolari fu protagonista al Circuito del Tigullio di una di quelle sue vittorie rocambolesche che lo resero celebre. All’inizio della sua straordinaria carriera, Nuvolari correva sia su moto che su auto, e in quella storica gara si schierò al volante di una Bianchi Tipo 18 nella classe 2000 cm³. La cronaca della Rivista dell’Automobile Club di Torino racconta quella gara incredibile:
“Nella corsa delle 2000 Nuvolari della Bianchi si pose subito in testa, ma proprio all’ultimo giro la vittoria stava per essergli strappata, perché si è ribaltato nei pressi di S. Lorenzo. Ma l’audace corridore ha voluto ad ogni costo rimontare la macchina ed è giunto primo con la macchina avariata, senza una gomma e con il meccanico malconcio”.
Fu una di quelle vittorie rocambolesche che avrebbero segnato la sua carriera. Già allora, si riconobbe la sua grandezza:
“Quale altro uomo, dopo aver condotto per più di 200 chilometri una macchina possente in un dedalo insidioso di curve, di salite, di asperità, avrebbe avuto il coraggio e la tenacia, dopo un pauroso ribaltamento, di raddrizzare la macchina e, incurante del dolore fisico, costringerla a raggiungere la meta e la vittoria?”
si domandavano i redattori dell’epoca. Una domanda che oggi trova una sola risposta: Tazio Nuvolari.
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