Roma, 28 novembre 2023. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto alla Conferenza del Traffico e della Circolazione organizzata dall’Automobile Club d’Italia in cui è stata presentata la ricerca della Fondazione Filippo Caracciolo, il Centro Studi dell’ACI su come sarà l’automobile del prossimo futuro. L’automobile è al centro di una profonda trasformazione epocale: la mobilità sta cambiando sulla spinta di un maggior rispetto ambientale, supportata dalla tecnologia che incrementa la sicurezza e favorisce la riduzione delle emissioni. Ma deve essere un cambiamento sostenibile e deve essere accessibile a tutti.
“L’auto cambia: la transizione verso l’elettrico e gli aiuti alla guida sono una ormai una realtà, ma manca la formazione degli automobilisti su questi temi – ha affermato il Ministro Salvini. – È opportuno che i giovani che accedono alla patente ricevano la giusta formazione. L’automobile di domani deve arrivare anche sui banchi di scuola, perché se la tecnologia non viene recepita non serve a nulla perché non sarà utilizzata”. La proposta del Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani di introdurre un noleggio a lungo termine “sociale”, con auto acquistate dallo Stato e poi noleggiate a prezzi calmierati agli automobilisti che non hanno la possibilità di cambiare il proprio veicolo obsoleto è piaciuta al Ministro Salvini, che ha definito l’idea “sacrosanta”, a patto di evitare gli abusi ed escludendo che possa diventare una sorta di “auto di cittadinanza”.
“Il Governo sta investendo molto sulla sicurezza della circolazione – ha proseguito il vice-premier Salvini. – Il nuovo Codice della Strada (quello attuale è obsoleto perché risale a oltre 30 anni fa) è ormai sulla rampa di lancio e vedrà la luce all’inizio del 2024. Il contesto normativo va semplificato e attualizzato. Permetterà di fruire di tutte le tecnologie a supporto della sicurezza, come per esempio l’alcol lock, ma porterà dei correttivi anche al sistema della patente a punti, perché sta perdendo di efficacia. Occorre modificare il sistema delle sanzioni, in particolare quello che punisce l’uso del telefonino alla guida senza collegamento bluetooth: parlare al cellulare mentre si è al volante è la prima causa di incidenti, più dell’alcol e delle sostanze stupefacenti.
Previsti anche interventi sulle limitazioni del traffico, ma senza demagogia: non può esistere un partito anti-automobile, perché danneggia tutti i cittadini. Il green ideologico non funziona”. “Transizione green? Sì. Decarbonizzazione? Sì. Ma con i tempi giusti – ha concluso il Ministro dei Trasporti – facendo tesoro degli errori commessi nel recente passato, che stanno penalizzando l’industria europea. Non è una sfida tra ambiente sì e ambiente no: nessuno vuole uccidere l’ambiente. In Italia occorre recuperare qualche decennio di mancati investimenti sulle infrastrutture. Dobbiamo investire sulla sicurezza: 3.200 vittime della strada all’anno in Italia non sono un dato accettabile: per questo il Governo punta sull’incremento della sicurezza nella mobilità. È uno dei primi cantieri che abbiamo aperto”.
Il filtro antiparticolato (FAP), noto anche come DPF (Diesel Particulate Filter), è un dispositivo introdotto nei primi anni 2000 per ridurre le emissioni di particolato dei motori diesel
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