Testo di Anna Maria Angelone
Più di un quarto dei veicoli sulle strade europee è stato acquistato fra il 2015 e il 2019. Un restante 19% risale al periodo 2010-2014, mentre un altro 20% è addirittura precedente (anni 2005-2009). Modelli pre-1999 solo per il 10% delle auto ancora in circolazione. Il parco auto in Europa invecchia.
Se nel 2009 l’età media delle vetture sulle strade del Vecchio Continente era di 7,9 anni, oggi questa è salita a 12 anni. Tutta colpa della contrazione dei consumi, legata alle crisi economiche (dal 2008 in avanti) e alla pandemia. L’auto resta uno degli acquisti “pesanti” per un bilancio familiare, tanto più senza adeguati incentivi.
Le auto passeggeri sono datate almeno 4 anni in più e, in diversi Paesi, un quarto del circolante è perfino anteriore all’Euro 4. È questo il caso dell’Est europeo, con punte record nei baltici e in Bulgaria. All’opposto, il Lussemburgo dove le vetture in circolazione hanno appena 6,7 anni. Quanto all’Italia, con 12,2 anni, l’età delle macchine nel nostro Paese è allineata alla media Ue.
I dati sulle nuove auto elettriche (bev) mostrano una crescita generale (al di là del dato specifico di mercato), ma il trend è troppo basso rispetto al totale delle immatricolazioni. Uno sguardo alle colonnine elettriche, infine, mostra che l’Europa sfiora ormai mezzo milione di punti di ricarica. Ma l’aumento di queste infrastrutture non tiene il passo con le auto disponibili: un confronto europeo rivela che, negli ultimi sette anni, la vendita delle vetture elettriche è cresciuta tre volte più veloce delle stazioni per ricaricarle.
Spetta ai Paesi Bassi la palma di primo classificato in Europa per stazioni di ricarica di auto elettriche. Segue la Germania. Da soli, i due Paesi concentrano quasi il 42% del totale delle colonnine distribuite. All’opposto, le due isole di Cipro e Malta.
In Italia, le autovetture dai 20 anni in su sono quasi 10 milioni (un quarto delle oltre 40 milioni delle auto circolanti). Molte, però, hanno un valore. Se si applicano i criteri della Lista di Salvaguardia (nata per tutelare i modelli di potenziale interesse storico e da collezione), nel nostro Paese sarebbero “auto storiche” circa 4,3 milioni di veicoli fra i 20 e i 29 anni.
Una rivoluzione perché si tratta della chimica meno dispendiosa (vedi LFP) e anche tra le più sostenibili tra quelle disponibili
Ovviamente elettrica, ovviamente "mini". Più grande della Cooper a tre porte, ma più compatta della Maxi Countryman. Arriva a fine anno