Testo di Emiliano Ragoni
La Dakar nel 2021 istituendo il programma Dakar Future ha aperto alla sperimentazione di veicoli con alimentazione alternativa, che si sono confrontati con le impervie condizioni ambientali del deserto. Anche nel 2025 l’iconica manifestazione motoristica con la categoria Mission 1000 conferma il suo interesse verso la sostenibilità nel motorsport, con l’obiettivo di sostenere l’impegno delle aziende nei loro progetti di mobilità green.
Il regolamento ’25 prevede il completamento dell’interno percorso ufficiale della Dakar di oltre 1.000 km, con l’attribuzione di diversi bonus.
• Modalità di Guida (Autonomia): per ogni tappa i concorrenti hanno un tempo di riferimento entro il quale completare il percorso, equivalente alla modalità di guida Normal. Se il tempo ottenuto è superiore del 10% al tempo di riferimento, si attiverà la modalità Eco (0 punti bonus), se è uguale al tempo di riferimento si entrerà in modalità Normal (con 5 punti bonus), se è inferiore del 10% sempre rispetto al cronometro di riferimento si attiverà la modalità Sport (più 10 punti bonus).
• Performance (Launch Control): ogni concorrente deve coprire una distanza di 200 m da fermo. I migliori tempi, sia per veicoli a due ruote che per quelli a 4/6 ruote, ricevono fino a un massimo di 10 punti bonus.
• Consenso del Pubblico (Fan Boost): durante il rally, i fan possono votare il loro progetto preferito sui social network del Dakar. I progetti più votati ricevono punti bonus aggiuntivi.
Nell’edizione del 2025 della Mission 1000 parteciperanno cinque veicoli alimentati con tre differenti tecnologie:
• Veicoli elettrici (moto elettrica Segway X1000)
• Mezzi a idrogeno (buggy HySE-X2)
• Ibridi a idrogeno (camion 6×6 MAN KH7).
Vediamoli nel dettaglio.
Il produttore cinese Segway, che si è fatto conoscere per monopattini e scooter elettrici, mettendo insieme un team di 50 persone, ha sviluppato una moto a corrente in grado di raggiungere la velocità di punta di 140 km/h. Saranno tre gli esemplari affidati a piloti esperti come Benjamín Pascual, argentino di 19 anni, supportato dal padre Pablo, veterano del Dakar con nove partecipazioni e direttore sportivo del gruppo, Jianhao Xu, pilota cinese dominatore dei campionati nazionali di motocross dal 2010, e Jie Yang, altro atleta di spicco nella scena motociclistica del Paese del Dragone.
https://x.com/dakar/status/1872291780260925948?mx=2
È il frutto della collaborazione tra cinque produttori giapponesi – Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki e Toyota– che fanno parte dell’ente di ricerca HySE (Hydrogen Small Mobility & Engine Technology Association). La HySE-X2, evoluzione della HySE-X1 che ha partecipato all’edizione ’24 della Mission 1000, è una tipica buggy con ruote scoperte e ampia escursione delle sospensioni. Lunga 400 cm, larga 200 e alta 190 cm ha la particolarità di essere spinta da un 4 cilindri in linea turbo da 1000 cc alimentato a idrogeno stoccato in 4 serbatoi in grado di contenere singolarmente 7,2 kg di idrogeno. A guidarla saranno Yoshio Ikemachi, alla sua nona partecipazione al Dakar, la prima con un veicolo ad alimentazione alternativa, e Paulo Marques.
Il camion MAN KH7 è un mezzo 6×6 da 12 tonnellate, sviluppato dalla società Evarm, specializzata nella conversione di veicoli a benzina e diesel in motorizzazioni a gas o idrogeno. La versione 2025 del MAN KH7, che lo scorso anno ha vinto la categoria, è stata migliorata aumentando la potenza fino a 1.000 CV, e incrementando l’autonomia. A muovere il mezzo è un particolare sistema ibrido a idrogeno e HVO (diesel rinnovabile), che nell’edizione ‘24 ha completato quasi 1.000 chilometri cronometrati. L’equipaggio è composto da: Jordi Juvanteny, pilota con numerose partecipazioni al Dakar, José Luis Criado, co-pilota esperto di rally, e Xavi Ribas, ingegnere responsabile dello sviluppo tecnologico del veicolo.
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