Testo di Marco Triulzi
Arriverà presto nelle concessionarie italiane, nel weekend del 18 e 19 maggio, la nuova Suzuki Swift. Un’auto rinnovata ma nel solco della tradizione del modello. Conserva infatti quelle caratteristiche che l’hanno resa unica nel segmento, a partire dalla leggerezza, pesa appena 996 kg in ordine di marcia, dalla compattezza, è lunga solamente 386 cm, e dal suo carattere sportivo. Immutati sono anche gli elementi stilistici più iconici come il tetto a effetto sospeso, il parabrezza poco inclinato e i fari anteriori dal design allungato.
Ciò che caratterizza maggiormente il design esterno della Swift 2024 è la vistosa linea di cintura alta che dal cofano percorre tutta la carrozzeria fino al posteriore. Questa particolare scelta stilistica ha preso il posto delle superfici del precedente modello più spigolose e muscolose. L’anteriore appare più pulito grazie all’assenza dei fendinebbia anteriori resi non più necessari, sostengono in Suzuki, dalla potenza dei fari a led.
Fari anabbaglianti e abbaglianti che sono sì a led, ma che inspiegabilmente hanno ancora le frecce alogene. Spostandoci sul lato della vettura notiamo le nuove maniglie delle porte posteriori che ritornano nella posizione tradizionale in luogo di quella annegata nel montante. Una scelta dettata da esigenze pratiche ma che toglie un po’ di quella dinamicità estetica che contraddistingueva la vecchia Swift, apparendo ora più classica e tradizionale.
Dentro, ti accoglie un abitacolo con una plancia che presenta un nuovo disegno più ricercato con le plastiche rigide bicolore che hanno un motivo tridimensionale. A sbalzo sulla plancia emerge il nuovo infotainment da 9 pollici e orientato verso il guidatore. È lo stesso sistema presente sulla sorella maggiore S-Cross; ha il navigatore e presenta la connettività wireless ad Apple Car Play e Android Auto. La strumentazione è classica con uno schermo centrale che racchiude le numerose informazioni di guida. Purtroppo, non è più racchiuso nel cruscotto a cannocchiale in stile Alfa Romeo. Anche qui una scelta più tradizionale e meno “sportiva”.
Il vecchio quattro cilindri della precedente Swift lascia il posto a un nuovo tre cilindri da 1.2 litri aspirato. Ha sempre 83 cv ma presenta una coppia maggiore che raggiunge il suo picco massimo a un regime inferiore: si nota, infatti, al pedale del gas una spinta più pronta già verso i 3000 giri. Il powertrain è supportato da una batteria che rimane a 12 V e ha la funzione di uno Start & Stop evoluto. In definitiva la nuova Swift guadagna qualcosina in accelerazione e risulta più parca con emissioni Co2 dichiarate di 99 g/km, nella versione d’accesso a due ruote motrici e cambio manuale. Un ottimo risultato considerando che parliamo di una mild hybrid.
Con questa nuova versione la Swift si aggiorna anche sul lato degli adas, ossia i sistemi di sicurezza e di aiuto alla guida. Sono migliorati nella risposta predittiva e aggiungono alcune funzioni, tra cui il “guardalastrada” che avvisa di fare una sosta se percepisce dei segnali di stanchezza nel conducente. A proposito di segnali acustici, non siamo riusciti, durante il nostro test, a disattivare l’avviso insistente che si attiva ogni qualvolta superi il limite indicato e non effettivo…
Capitolo prezzi. Il listino parte da 22.500 euro, 500 euro in più del precedente modello, per la versione manuale a due ruote motrici. Puoi richiederla anche con il cambio automatico CVT con un supplemento di 1500 euro. Fortunatamente rimane ancora in produzione la trazione integrale con un prezzo di 24.500. Quest’ultima non cambia nel funzionamento. È una vera trazione integrale con l’albero di trasmissione e il giunto viscoso posteriore che gestisce in automatico la coppia motrice tra gli assali. È l’unica segmento B a vantare la trazione integrale e allora ci chiediamo perché non abbiano lasciato il badge identificativo “allgrip” vicino alla scritta Swift. La Sport arriverà? Per il momento non è dato sapere e, affermano in Suzuki, dipenderà tutto dalla possibilità di utilizzare i biocarburanti per il contenimento delle emissioni…
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