La stagione è quella giusta, Mazda MX-5 la compagna ideale. Ecco come si comporta su strada e quali sono le novità del model year 2024. Sportiva e tagliente la due litri, più composta e di compagnia la 1,5. I prezzi partono da 32.400 euro.
Non serve un occhio allenato per distinguere le differenze, perché i nuovi dettagli sono sufficientemente marcati, ma il pacchetto MY ’24 non stravolge gli standard di MX-5. Niente Drl anteriori, ma gruppi ottici a led che annoverano anche le luci diurne. Tecnologia che distingue anche gli indicatori di direzione, oltre che della stessa fanaleria posteriore, leggermente modificata in questo Model Year.
Le modifiche esterne sono completate da una nuova tinta “Aero Grey Metallic”, che sostituisce la “Platinum Quartz”. La gamma dei colori esterni è stata rivista e comprende ora sette alternative: Aero Grey Metallic, i due colori Takuminuri, Machine Grey e Soul Red Crystal, nonché i colori metallizzati Deep Crystal Blue, Zircon Sand, Jet Black e la tinta pastello Arctic White. All’interno c’è un display centrale più grande, da 8,8 pollici, che diventa touch quando connesso con Android Auto™ o Apple Car Play®. Latitano come sempre i vani portaoggetti.
Gli aggiornamenti della spider giapponese portano al debutto una serie di nuovi sistemi di assistenza alla guida. Nuovi per la MX-5 s’intende. Dall’allestimento base presenziano il Lane Departure Warning System (LDWS) e il Lane-keep Assist System (LAS). Da quello intermedio si palesa un sistema di ausilio al parcheggio (RCTA), che monitora il traffico che si incrocia in retromarcia.
Il model year 2024 non presenta cambiamenti significativi alla voce corredo meccanico. Fedele alla sua coppia di motori aspirati. Da una parte il piccolo Skyactiv-G 1.5, che eroga 97 kW/132 CV a 7.000 g/min e una coppia massima di 152 Nm a 4.500 g/min. Dall’altra il Skyactiv-G 2.0 con una potenza massima di 135 kW/184 CV a 7.000 g/min e una coppia massima di 205 Nm. Cambio manuale a sei rapporti per entrambe le unità.
E, sulla due litri, il nuovo differenziale LSD con frizioni coniche. Debutta poi la nuova modalità di controllo dinamico della stabilità (DSC) ottimizzata per la guida in pista. Che di fatto rende più “brillante” il retrotreno. Ma “aiuti” a parte, la spider giapponese è abbastanza sensibile ai trasferimenti di carico e poco incline a tradirti in fase di sovrasterzo.
E non è mai stata messa in discussione. La spider Mazda vanta però due soluzioni differenti. Nessuna ha un assetto troppo rigido e pungente, perché il comfort ha un ruolo comunque da protagonista. Se però siete dei passisti accaniti e il massimo della performance è fare mille chilometri di curve lungo la costa, la 1.5 è perfetta anche per i consumi (a detta di computer di bordo) davvero bassi. Se invece puntate ad affrontar le stesse curve con una media da prova speciale (è chiaramente una battuta!) la 2.0 è una sportiva completa.
E sebbene abbia un assetto marchiato Bilstein – disponibile solo sulla versione Homura – non è particolarmente rigida, e scivola da una curva all’altra con una progressione che poche vetture sanno rendere così coinvolgente. Il due litri, ma il discorso è ripetibile anche per il “millecinque”, mostra che gli aspirati sono tutt’altro che finiti, soprattutto quando si tratta di quattro cilindri e di cubature compatte. Il primo è più rabbioso nel salire di giri, il secondo più rotondo e regolare.
Lo sterzo, migliorato rispetto al model year precedente, coniuga precisione e un grado di durezza perfetto per sposare il piglio sportivo, ma anche un impiego quotidiano. Perché è proprio questo il segreto di Mazda MX-5: sportiva tra le curve, compagna di viaggio quando serve. Il tutto condito da un cambio manuale che, fatto salvo per le code, ti invoglia a guidare.
Il model year 2024, sebbene abbondonerà il motore da due litri, non lo lascia fuori listini. Lo stock è tale che dovrebbe coprire le richieste dei clienti più sportivi, però non ci sarà spazio per la personalizzazione. Quello che c’è c’è (sulla 184 cv)! Detto questo i livelli di allestimento di Mazda MX-5 sono tre: Prime-Line, Exclusive-Line e Homura. Il primo è disponibile solo sulla 1.5, gli altri due su entrambe le motorizzazioni.
La Homura in versioni due litri mette sul piatto, oltre al differenziale autobloccante LSD (con frizioni coniche) che è di serie su tale motorizzazione, anche i cerchi in lega BBS e l’assetto Bilstein. I prezzi partono da 32.400 euro (34.900 la RF) e arrivano sino a quota 41.250 euro (43.750 per la RF). A listino anche la versione speciale Kazari, che parte da 36.150 euro.
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