Prima l’elettrica, poi quella a benzina e ora, finalmente, anche la mild hybrid; in attesa dell’ibrida plug-in con trazione integrale elettrica. Semplicemente, Jeep Avenger, Auto dell’Anno 2023. Una gamma quanto mai ampia e adatta veramente a tutte le esigenze, oltre che a tutte le tasche. Prova ne sia il grandissimo successo che sta riscuotendo un po’ ovunque, Italia compresa: nei primi tre mesi del 2024, la b-suv del brand americano è la più venduta del suo segmento sia tra le proposte elettriche, sia considerando tutte le motorizzazioni. La terza versione su quattro a essere lanciata è la Jeep Avenger e-Hybrid, di cui vi diciamo subito come va. Non prima di aver parlato di prezzi: si parte da 26.000 euro, oppure da 159 euro/mese (su 3 anni), con un anticipo di 6.500 euro. La nuova Jeep Avenger e-Hybrid sarà disponibile nelle concessionarie Jeep dalla fine di aprile.
Il powertrain si basa su un sistema mild-hybrid a 48 Volt, composto da un motore termico da 100 CV, abbinato a un motorino elettrico da 21 kW integrato nel cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti e a un generatore di avviamento azionato a cinghia a 48 Volt. La batteria agli ioni di litio da 0,9 kWh è alloggiata sotto il sedile del guidatore, senza alcuna riduzione dello spazio nell’abitacolo, che rimane identico a quello della Jeep Avenger a benzina. Non solo: il posizionamento della batteria stessa in posizione avanzata non ruba spazio ai piedi dei passeggeri posteriori.
Come anticipato, il motore elettrico può muovere la Avenger in autonomia, ma di fatto solo per le manovre, o al massimo a 30 km/h e per meno di un km. Meglio di niente, questo è chiaro, ma i full hybrid “veri” sono altra cosa. Detto ciò, il contributo dell’elettrico è chiaramente percepibile in accelerazione e in ripresa, sia perché le risposte al pedale del gas sono immediate, sia perché le vibrazioni ai bassi regimi del motore a benzina vengono smorzate parecchio.
Jeep Avenger: la prova di quella a benzina
Come già riscontrato sulle varianti elettrica e a benzina, anche la Jeep Avenger e-Hybrid riesce a isolare molto bene dalle buche e dagli avvallamenti, pur senza essere “cedevole” in curva. Ciò significa che anche il misto di montagna può essere affrontato con brio, ben supportati da molle e ammortizzatori mai eccessivamente morbidi. L’abitabilità? Più che buona: in quattro, il “limite” sono i 185 cm di altezza; siamo comunque sopra la media nazionale, per cui il giudizio rimane, appunto, positivo.
Stando ai dati dichiarati dalla Casa, la nuova Jeep Avenger e-Hybrid riduce il consumo di carburante del 13% rispetto al motore termico; se si considera solo la guida in città, la riduzione può raggiungere il 28% nel ciclo WLTP. Le emissioni arrivano così a 111 g/km di CO2, con un consumo netto di carburante pari a 20,4 km/litro nel ciclo WLTP. Dati che non vediamo l’ora di verificare di persona su strada, quando proveremo la Avenger anche in città (il percorso di prova prevedeva quasi esclusivamente strade extraurbane).
Premessa: come scritto in apertura, chi vuole fare sul serio in offroad deve necessariamente aspettare la 4xe. Se non potete aspettare, oppure se non avete budget a sufficienza, sappiate che comunque di Jeep si tratta. Ecco perché l’altezza da terra supera i 200 mm, con un angolo di attacco di 20°, un angolo di dosso di 20° e un angolo di uscita di 34°. Ci sono inoltre 6 modalità di guida: 3 sono per la guida in città e per le lunghe distanze (Normal-Eco-Sport), e 3 sono studiate specificamente per le avventure in fuoristrada (Sand-Mud-Snow). In più c’è l’Hill Descent Control, che riduce il rischio di sbandamento e di perdita del controllo dell’auto su pendii ripidi e difficili.
Aggiornamenti estetici in linea con la nuova EX90 e un feeling di guida perfetto per chi ama i lunghi viaggi in auto. C'è la mild-hybrid e l'ibrida plug-in
Assetto morbido con sospensioni autolivellanti ad effetto “tappeto volante” e un V12 da 6.75 litri. È di lusso anche l'accelerazione da 0 a 100 orari, meno di 5 secondi