Testo di Saverio Villa
La nuova Hyundai Santa Fe, crossover di segmento D e cugina stretta della Kia Sorento, si ripresenta sul mercato in una veste completamente nuova, puntando su abitabilità e capacità di carico. Due soli allestimenti e prezzi di partenza da 49.600 euro. Nessuna motorizzazione a gasolio è presente in gamma. Meglio l’elettrificazione.
Lunga 4,83 metri, ha un design molto personale e rettilineo ma con i parafanghi evidentemente in rilievo che danno un tocco aggressivo. E una fanaleria anteriore a posteriore a led che fa anche da firma luminosa mettendo in evidenza la “H” di Hyundai.
Dentro è spaziosissima e a richiesta può avere la terza fila di sedili, con i due posti supplementari che godono di molti centimetri in altezza e anche di un discreto spazio per le gambe, soprattutto se si fanno scorrere in avanti le sedute della seconda fila. E viaggiando in cinque si ha a disposizione un bagagliaio di ben 711 litri, che fa di quest’auto un mezzo davvero sfruttabile.
La dotazione di adas è notevole, come sempre sulle Hyundai, anche nell’allestimento di ingresso e la plancia ha un aspetto ricco, con due grandi display accorpati e tanti comandi spesso touch ma di facile comprensione.
Ed è stata riposta molta attenzione anche nello sfruttamento dello spazio per gli oggetti piccoli, a cominciare dalla consolle centrale multipiano, accessibile anche per chi siede nella seconda fila di sedili. L’abitacolo offre un colpo d’occhio ricco e i vari elementi, anche quando sono realizzati con platiche rigide, hanno comunque un aspetto premium.
A differenza della consanguinea Sorento, la Hyundai ha scelto di tralasciare il diesel, che pure continua ad essere la soluzione ideale per vetture di questo genere (in questo segmento è la motorizzazione richiesta nel 40% dei casi). Si tratta comunque di una scelta effettuata in prospettiva, perché la richiesta di motori ibridi a benzina è in crescita.
E infatti la nuova Santa Fe è equipaggiata con un 1600 a benzina full-hybrid da 215 cv, abbinato a un cambio automatico a sei rapporti, che non offre il tiro in basso di un turbodiesel ma ha la coppia che serve, anche se quando si vuole brillantezza bisogna farlo girare un po’ in alto e, preferibilmente, selezionare la modalità di guida sportiva. La trazione può essere anteriore o integrale.
Nonostante le dimensioni, l’agilità è buona e anche nello stretto la Santa Fe si disimpegna bene perché le forme squadrate e le superfici vetrate ampie consentono un’ottima percezione degli ingombri. L’assetto è focalizzato sul comfort, con ottimi risultati.
Gli allestimenti disponibili sono due Business da 49.600 euro e XClass da 54.350 euro. Il primo offre già portellone elettrico, sedili anteriori e volante riscaldati, retrocamera, sensori anteriori e posteriori, caricatore wireless per smartphone, cerchi in lega da 18 pollici e aggiornamenti di sistema “over the air”.
Oltre al pacchetto di adas SmartSense quasi completo. La Santa Fe Business è offerta anche con rate di 329 euro mensili per 36 mesi a fronte di un anticipo di 11.010 euro e rata finale di 29.264 euro. L’XClass aggiunge cerchi da 20 pollici, selleria in pelle, sedili anteriori anche ventilati, il pacchetto SmartSense completo e altro ancora. In entrambi i casi per la terza fila di sedili occorrono 1200 euro, per la trazione integrale 2000 euro.
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