Testo di Mattia Eccheli
La (prima) calda estate della Cupra Tavascan sta per cominciare. In cinque anni è passata da semplice show car a Suv da 70.000 esemplari l’anno. Un obiettivo non facile da raggiungere per una elettrica, per quanto oggettivamente non banale: il termine bello è troppo soggettivo per utilizzarlo.
Gli ordini verranno aperti in giugno, quando verrà anche ufficializzato il listino, mentre per le prime consegne ci sarà da attendere dopo l’estate. Il primo prezzo italiano, che probabilmente non sarà il più basso in assoluto, partirà da 52.600 euro per la variante con un motore, quello posteriore da 286 Cv e 545 Nm di coppia, e due ruote motrici, la Endurance accreditata di una percorrenza vicinissima ai 570 chilometri.
La batteria ha una capacità netta di 77 kWh ed è la medesima montata anche sulla VZ, la declinazione a trazione integrale con due propulsori (quello anteriore è da 109 Cv), la cui autonomia supera i 520 chilometri. Entrambe le versioni condividono anche la velocità massima: 180 orari. Lo spunto da 0 a 100, invece, è differente: 6,8” per la Endurance e 5,5” per la VZ.
Agile (quanto può esserlo un Suv, peraltro a tetto spiovente, ma da non almeno 2.200 kg di peso) e pronta, la Tavascan è equipaggiata con il Controllo Adattivo del Telaio (DCC Sport), con le sospensioni sportive e con lo sterzo progressivo. È dinamica, ma non esageratamente sportiva come promette il design. E va anche bene così, a dire il vero. Perché è una vettura piacevole e “ariosa” da abitare malgrado sia alta meno di 1,6 metri.
È lunga 4,64 metri e ha un bagagliaio (con portellone ad apertura elettrica) da non meno di 540 litri di capienza. Dispone del più grande schermo che Cupra abbia mai utilizzato (15”), sistemato ad un’altezza che non distrae e non penalizza la visibilità anteriore. Per quella posteriore occorre inevitabilmente fare ricorso alle tecnologie di assistenza alla guida perché il lunotto ha dimensioni veramente contenute per contribuire a mantenere basso il coefficiente aerodinamico (appena 0,26).
I consumi omologati nel ciclo Wltp cambiano in base alla trazione: quelli della declinazione a due ruote motrici sono compresi fra 15.2 e 16 kWh/100 km mentre quelli della VZ a trazione integrale oggetto della prova sono tra 16.5 e 16.8 (17,3 quelli contabilizzati dal computer di bordo al termine del “giro”).
I cerchi di Tavascan sono da 19, 20 o 21”. Quelli più grandi in lega forgiati dell’Extreme Pack abbinati a pneumatici ad alte prestazioni da 255 mm (sulle altre versioni sono da 255 dietro e da 235 davanti), riducono il peso di 12 kg. A chi piace viaggiare ascoltando musica senza fare compromessi, il costruttore ha deciso di mettere a disposizione un sistema audio ad alta fedeltà con 12 altoparlanti messo a punto assieme agli specialisti della Sennheiser Mobility.
Cupra rivendica per Barcellona lo sviluppo e la progettazione della Tavascan, peraltro con tecnologia tedesca, e non nasconde che la produzione avviene in Cina, ad Anhui, “centro di innovazione all’avanguardia per la mobilità elettrica” del gruppo.
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