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Pneumatici, cosa c’è da sapere

di Redazione - 03/08/2024

A cura di Federico Lanfranchi fotografie di Luca Danilo Orsi

A cura di Federico Lanfranchi, fotografie di Luca Danilo Orsi

Mettiamo che tu abbia già fatto il tagliando e che il meccanico ti abbia squadrato e ti abbia detto: “Amico, lo sai vero che ci sono le gomme da cambiare?”. Una situazione comune, che però apre un piccolo mondo di dubbi, domande e apprensioni. Tranquillo, siamo qui apposta per fare un po’ di chiarezza. Prima di tutto occorre capire come mai le gomme vadano cambiate, perché i motivi possono essere diversi.

Il primo, il più banale, è l’usura. Se controlli il battistrada, noterai dei “rialzi” fra le scanalature, che sono segnalati sul fianco dal simbolo Twi: questi rappresentano il limite minimo di scolpitura ammesso dalla legge… se viene superato, i pneumatici vanno sostituiti. Oppure a rendere necessario il pitstop può essere l’usura irregolare del battistrada, che può essere causata da un’errata pressione di gonfiaggio o dalla convergenza fuori posto. Ti ricordi quella volta che sei salito sul marciapiede con un po’ troppa arroganza? Ti consiglio di far controllare gli angoli della vettura almeno a ogni sostituzione di pneumatici.

Last but not least, non è che l’ultimo treno di gomme l’hai pagato in lire? No perché anche i pneumatici invecchiano, perdendo elasticità e vetrificandosi, cioè non si consumano più e soprattutto non garantiscono alcun tipo di tenuta. È vero, la macchina magari la usi pochissimo e le gomme non le consumi, ma questo non significa che allora andranno bene in eterno. un pneumatico datato, anche se presenta un battistrada perfetto, è pericoloso perché – come detto – offre scarso grip ed è incline allo scoppio improvviso.

Due dritte per scegliere

Se devi cambiare le gomme, il primo basilare consiglio è quello di non scegliere solo in base al prezzo, affidandoti a marchi sconosciuti per risparmiare pochi euro. Affidati a un professionista se sei in dubbio e, comunque, nulla ti vieta di informarti leggendo test e prove anche molto esaustive che sul web trovi facilmente.

Se la tua youngtimer è sportiva e se tra i tuoi obiettivi rientra anche quello di prendere parte a qualche trackday, orientati su pneumatici high performance o semislick omologati. Il cronometro ti darà ragione, ma poi dovrai mettere in conto un comfort nettamente inferiore su strada. Se invece l’esigenza è di tipo estetico, sappi che molti marchi hanno in gamma prodotti in tutto e per tutto moderni che però riproducono i disegni dei pneumatici vintage. Questo tipo di gomma sarà la ciliegina sulla torta per un’auto fresca di restauro.

Smemorati e macina chilometri

Qualcuno lo dimentica, ma occorre avere ben chiaro che, in caso di sostituzione di gomme non tubeless, è sempre obbligatorio cambiare anche le camere d’aria. Anche in questo caso ti consiglio di preferire quelle di marchi noti, perché sono davvero molto più resistenti delle altre. Usi la vintage tutto l’anno? Prendi in considerazione le all season.

Ti eviteranno l’appuntamento stagionale dal gommista e, se per caso dovessi mettere le ruote sulla neve, comunque un minimo di motricità te lo garantiranno. Una volta cambiate le gomme, però, non smettere di occuparti di loro. Ogni 10.000 km fai la rotazione, controlla l’equilibratura e la pressione regolarmente. Soprattutto prima di partire per le vacanze.

Le voglio grandi

Credi che la tua youngclassic monti ruote da utilitaria e, per questo, vorresti rifarle il look, rendendole giustizia con cerchi più grandi? Beh prima di tutto non c’è nulla di strano. Fino agli anni 90 tutte le auto, sportive comprese, avevano cerchi di piccolo diametro che, visti con gli occhi di oggi, sembrano assolutamente inadatti.

A cura di Federico Lanfranchi fotografie di Luca Danilo Orsi

Tuttavia, da qualche anno a questa parte, esiste una soluzione che permette di intervenire in modo semplice, senza imbarcarsi in odissee legali. Grazie al Decreto Ruote del 2015 è possibile cambiare cerchi (mettendone un set di misura maggiore) a patto che questi abbiano l’omologazione Nad. Cioè il produttore delle ruote che vogliamo installare si assume la responsabilità tecnica di consentire questa modifica secondo precisi parametri legati agli spazi del “vano ruota” (e alle caratteristiche di potenza e di carico dell’auto) e diventa quindi responsabile dell’omologazione per i prodotti venduti in Italia, seguendo un iter dettato dal Regolamento europeo.

Con una dichiarazione di montaggio a regola d’arte rilasciata dal gommista, poi, ti potrai recare in Motorizzazione per aggiornare la carta di circolazione con le misure delle ruote (e conseguentemente delle gomme) che hai deciso di regalare alla tua youngclassic.

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