Testo di Gilberto Milano
Lunedì 13 novembre è andata all’asta, a New York, una delle Ferrari più rare mai proposte in una vendita pubblica: la 330LM / 250 GTO del 1962, chassis 3765. Non una Ferrari qualsiasi, ma una leggenda tra le stesse vetture di Maranello. Si tratta infatti del primo esemplare di (due/tre?) Ferrari GTO costruite con la famosa carrozzeria Tipo 1962 (quella classica) dotate del 12 cilindri 4.0 litri anziché del 3.0 litri montato sulle altre 32 GTO costruite. Un motore realizzato a Maranello per andare incontro ai nuovi regolamenti del Campionato del Mondo Costruttori introdotti nel 1962. Quanto basta per portare il prezzo all’incredibile valore di 52 milioni di dollari, pari a oltre 48,5 milioni di euro.
L’auto fu poi venduta dalla Ferrari ai clienti. Il primo di questi chiese a Maranello di trasformarla in 250 GTO con la configurazione a tre litri. Successivamente solcò l’Oceano e andò negli Stati Uniti. Qui è stata di proprietà anche di Fred Leydorf di Birmingham, Michigan, presidente del Ferrari Club America che nel 1985 la vendette all’attuale proprietario, un collezionista dell’Ohio.
Con lo sguardo puntato su Le Mans, la Ferrari aveva aggiornato il motore a tre carburatori con un secondo motore alimentato da sei carburatori Weber 42 DCN che ha portato la potenza totale intorno ai 390 cavalli, rispetto ai 300 del motore da 3 litri. Per adattare il motore alla carrozzeria sono state apportate alcune piccole modifiche al muso, mentre ai lati dei parafanghi, appena sotto gli indicatori, sono stati aggiunti dei nuovi fari e il rigonfiamento del cofano è stato rimodellato.
Per la Scuderia Ferrari l’auto al debutto vinse la Classe e si classificò seconda assoluta alla 1000 KM del Nürburgring del 1962, guidata da Mairesse-Parkes, mentre si ritirò alla 24 Ore di Le Mans del 1962 quando alla guida c’erano Mike Parkes e Lorenzo Bandini. L’auto fu poi venduta dalla Ferrari ai clienti. Inizialmente italiani per poi attraversare l’Oceano e solcare le strade e le piste degli Stati Uniti. Qui è stata di proprietà anche di Fred Leydorf di Birmingham, Michigan, presidente del Ferrari Club America che nel 1985 la vendette all’attuale proprietario, un collezionista dell’Ohio.
Nel complesso la Ferrari 250 GTO 3765 ha dato molte soddisfazioni ai numerosi gentleman driver che si sono avvicendati nella sua proprietà, prima vincendo in pista e poi continuando a guadagnare riconoscimenti nei numerosi Concorsi di Eleganza. Tra questi il secondo posto di Classe nell’agosto 2011 al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach e il Best-of-Show al Concorso d’Eleganza di Amelia Island nel 2012.
In termini di mercato si tratta di una vettura destinata a fare storia. Anche perché la vendita di “una Ferrari 250 GTO così singolare potrebbe non ripetersi mai nel corso della nostra vita”, come giustamente sostenevano prima dell’asta dal quartier generale della Casa d’aste anglo-canadese RM Sotheby’s. Negli ultimi 30 anni sono state solo quattro le Ferrari 250 GTO aggiudicate all’asta, tutte 250 GTO, ma mai una GTO dotata del 12 cilindri 4.0 litri. Da un prezzo di aggiudicazione di 4.0 milioni di dollari del 1994 si è passati ai 48,5 del 2018 (ultima GTO venduta all’asta); si prevedeva che la vendita di lunedì potesse salire a oltre 60 milioni di dollari, ci si è fermati 8 milioni prima. Non male, comunque. Un investimento sicuramente redditizio.
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