Orazio Satta Puliga: se Alfa Romeo è diventata Alfa Romeo è – anche – merito suo. E se state pensando che stiamo esagerando, come spesso si fa quando si ricorda chi non c’è più, beh, leggete qui. La prima auto del Biscione che viene presentata sotto la responsabilità tecnica di Satta Puliga è l’Alfa Romeo 1900. Prima di ricordarvi, per sommi capi, chi era Orazio Satta Puliga, ricordiamo oggi i 50 anni dalla sua scomparsa.
Alfa Romeo 1900, dunque: siamo nel 1950 e questa è la prima Alfa Romeo dotata di scocca portante. Non solo: la 1900 è a suo modo una capostipite perché spinta da un nuovo 4 cilindri che prende il posto dei 6 e 8 cilindri in linea risalenti al periodo prebellico. L’inedito quattro cilindri, accreditato di 80 cv, ha la testata in alluminio e due alberi a camme comandati da catena. Insieme al progetto 1900 nasceva la prima catena di montaggio Alfa Romeo che si possa considerare tale, capace di ridurre i tempi di produzione di un’auto da 230 a 100 ore. Soprattutto, la 1900 fu un successo commerciale clamoroso.
Laureato al Politecnico di Torino, Orazio Satta Puliga ha lasciato un’impronta indelebile nell’Alfa Romeo, contribuendo alla progettazione di modelli leggendari come la Giulietta e la Giulia. Come egli stesso disse: “L’Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale.” La sua passione e il suo ingegno continuano a ispirare gli amanti delle Alfa Romeo in tutto il mondo
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