Dopo il grave incidente del 1976 in cui Niki Lauda rischiò seriamente di perdere la vita, il Nürburgring Nordschleife venne considerato troppo pericoloso per continuare a correre e il Gran Premio di Formula 1 di Germania venne spostato sul circuito di Hockenheim. Gli organizzatori non si diedero per vinti progettando un nuovo tracciato di 4556 metri con ampie vie di fuga adatte alle monoposto sempre più performanti. Fu completato nel 1984 e per l’inaugurazione fu organizzata una gara monomarca divenuta leggenda: la Race of Champions.
L’evento venne realizzato in collaborazione con Mercedes invitando i più grandi campioni della Formula 1, da Jack Brabham a Phil Hill, John Surtees, Alan Jones Keke Rosberg e Stirling Moss solo per citarne alcuni, a guidare le nuovissime berline sportive 190 E 2.3-16. Tutte le auto erano identiche con alcune modifiche per la guida in pista come l’adozione di un roll-bar, sospensioni, scarico e sedili da corsa con cinture a sei punti per garantire prestazioni e sicurezza adeguate. La gara si svolse nel mese di maggio del 1984 sulla distanza di 12 giri con Alain Prost in pole position che ben presto dovette lasciare strada a un giovane brasiliano di nome Ayrton Senna seguito da vicino da Niki Lauda che su asfalto bagnato fecero la differenza nei primi giri. I due misero in scena una battaglia testa a testa scambiandosi più volte la prima posizione fino al traguardo con Senna trionfante sotto la bandiera a scacchi. Niente male per un debuttante in Formula 1 che poche settimane dopo a Monaco avrebbe centrato il suo primo podio in carriera al volante della Toleman, anche in questo caso sotto una pioggia battente.
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