Volvo cambia i suoi piani per il 2030, decidendo di non vendere esclusivamente veicoli elettrici come precedentemente annunciato. La casa automobilistica svedese includerà anche modelli ibridi plug-in e mild hybrid nella sua gamma, in risposta a un mercato che sta rallentando l’adozione dell’elettrico più del previsto.
Secondo un comunicato rilasciato il 4 settembre, Volvo mira a far sì che almeno il 90% delle sue vendite entro il 2030 provenga da auto elettriche e ibride plug-in. Il restante 10% sarà composto da modelli mild hybrid, dov’è preponderante la parte termica nei confronti di quella elettrica.
L’ad di Volvo, Jim Rowan, non ha fatto altro che prendere atto delle difficoltà della transizione verso la mobilità elettrica. Un percorso verso l’elettrificazione – ha chiarito Rowan – non lineare, poiché i mercati e i consumatori stanno adottando i veicoli elettrici a velocità differenti.
La domanda di auto elettriche, già non altissima, è scesa all’improvviso anche in paesi chiave quali Germania e Svezia, a causa della cessazione dei sussidi. Questo stato di cose ha obbligato i costruttori come Volvo, Mercedes e Volkswagen a rivedere al ribasso i loro obiettivi di vendita. Tutto questo dopo che erano già stati stanziati investimenti importanti per l’elettrificazione della gamma. Il risultato è che aziende come Volkswagen stanno considerando la chiusura di alcune fabbriche in Germania per ridurre i costi. E anche Volvo potrebbe fare altrettanto in Svezia…
Lotus Theory 1 è la concept car che anticipa il futuro del marchio inglese dove digitale e analogico si incontrano
Al salone dei veicoli commerciali, l'IAA di Hannover, sono numerose le novità con alimentazioni "alternative"