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Le ultime Volkswagen Polo per l’Europa arrivano dal Sudafrica

di Redazione - 11/07/2024

Le ultime Volkswagen Polo per l'Europa arrivano dal Sudafrica

Testo di Mattia Eccheli

Dal Vecchio Continente a quello Nero. L’annuncio della fine della Volkswagen Polo, uno dei modelli di maggior successo del costruttore tedesco, arriva dal Sudafrica. Martina Biene, nuova responsabile delle operazioni del gruppo nel paese, ha ufficializzato su uno dei suoi canali social che la compatta per l’Europa verrà prodotta solo nel sito di Kariega. Circa 1.000 chilometri a sud di Johannesburg e a 750 a est di Città del Capo.

Volkswagen Polo, commercializzata in quasi 20 milioni di unità dal 1975

La capacità produttiva supera le 700 macchine al giorno (quella globale del gruppo è di 40.000 unità quotidiane), attualmente sufficienti a coprire la domanda del Vecchio Continente. Con poco meno di 19.000 esemplari targati, nel 2023 in Italia la Polo è stata ancora la terza Volkswagen più venduta. Come per altre compatte, anche il destino di questo modello sembrava segnato con l’introduzione delle norme Euro7 sulle emissioni.

L’adeguamento era stato liquidato come troppo oneroso anche dai vertici del marchio. Uno studio comunitario aveva ipotizzato costi adeguamento attorno ai 2.000 euro. Una cifra troppo elevata per mantenere competitivo un modello commercializzato dal 1975 in poi in quasi 20 milioni di unità. I parametri meno rigidi sulle emissioni potrebbero tuttavia allungare il ciclo di vita della Volkswagen Polo, che fino a pochi giorni fa, ossia la fine di giugno, veniva fabbricata nei pressi di Pamplona, in Spagna.

Volkswagen Polo, sopravvivenza a tempo determinato, non oltre il 2030

Il definitivo addio al popolare modello sembrava poter arrivare già l’anno prossimo. La sua sopravvivenza è comunque a tempo determinato, sicuramente in Europa, dove non dovrebbe arrivare oltre il 2030. Con il Covid e la difficile congiuntura economico politica a livello globale che ha comportato un significativo aumento dei prezzi senza un adeguato ritocco al potere d’acquisto della famiglie, i modelli più compatti e economici sono diventati merce rara.

Ma necessaria per garantire la mobilità agli automobilisti di ogni fascia di reddito. In attesa dell’affermazione delle compatte elettriche “accessibili”. Un segmento nel quale anche Volkswagen e il gruppo stanno per accedere: non solo con la ID.2 da meno di 25.000 euro, ma anche con la probabile ID.1 (e le “gemelle” a marchio Skoda e Cupra) da meno di 20.000.

 

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