Testo di Mattia Eccheli
Mercedes vanta una lunga collaborazione con il Vaticano, al quale fornisce auto da ormai quasi un secolo, 94 anni per la precisione. Con questo inedito veicolo, Papa Francesco è il primo Pontefice “a fare apparizioni pubbliche a bordo di una Mercedes-Benz completamente elettrica”, ha osservato il manager scandinavo.
“È uno speciale onore per la nostra azienda – ha affermato Ola Källenius, CEO della casa tedesca – e vorrei ringraziare Sua Santità per la fiducia. Diamo un segnale forte a favore dell’elettromobilità e della decarbonizzazione”. La nuova papamobile – non la prima a zero emissioni nella disponibilità del Santo Padre dato che anche altre case automobilistiche hanno fornito veicoli a zero emissioni, Toyota perfino una Mirai a idrogeno, ad esempio – è stata rifinita artigianalmente e verniciata nel bianco di ordinanza e con le insegne dello Stato Vaticano.
È basata sulla nuova G580 con tecnologia EQ sul mercato con poco meno di 590 Cv e un’autonomia attorno ai 470 chilometri grazie alla batteria da 116 kWh. Le capacità fuoristradistiche del veicolo, che è in grado di superare pendenze fino al 100% (45°) e di affrontare guadi fino a 1,5 metri di altezza, non verranno verosimilmente sfruttate da Papa Francesco, mentre è più probabile che possa servire la possibilità di ruotare praticamente a 360° sul posto grazie alla tecnologia G-Turn.
Pur potendo viaggiare a velocità anche sostenuta, la Classe G papale si sposterà verosimilmente ad andature molto moderate. Al posteriore, il divano è stato sostituito da una poltrona singola con sede rotante posizionata centralmente e regolabile in altezza.
Eventuali altri passeggeri possono accomodarsi dietro al Santo Padre, dove sono stati sistemati altri due sedili. Il tetto è stato rimosso all’altezza del montante centrale, ma il veicolo dispone di una copertura rialzata in caso di meteo avverso. L’accesso al posteriore è molto simile a quello di una imbarcazione, con tanto di corrimano.
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