Un rapporto della Reuters fa sapere che la Repubblica Ceca si schiera accanto all’Italia nel tentativo di bloccare le nuove norme dell’Unione Europea sulle emissioni di CO₂, destinate a entrare in vigore già dall’anno prossimo. Le due nazioni sono preoccupate per l’impatto che queste regolamentazioni avranno sulle case automobilistiche europee. E intendono presentare una posizione congiunta per evitare che le sanzioni previste colpiscano pesantemente il settore che versa già in gravi difficoltà.
Le normative europee del 2025 prevedono un ulteriore abbassamento del limite sulle emissioni di CO₂ per le vetture in vendita. Questa norma rientra nel percorso graduale verso l’obiettivo finale del 2035, quando le auto con motore endotermico verranno definitivamente bandite dal mercato. A partire dal 2025, infatti, le emissioni medie richieste per ogni veicolo nuovo scenderanno a 93,6 grammi di CO₂ per chilometro. Un 19% in meno rispetto al limite attuale di 116 grammi per chilometro. Superare questo tetto comporterà multe pesanti. Ogni grammo di CO₂ in eccesso sarà sanzionato con una multa di 95 euro, moltiplicata per il numero di veicoli venduti. È una sfida significativa per le case automobilistiche, che vedono crollare la domanda di veicoli elettrici, essenziali per bilanciare le emissioni delle auto a combustione. Già Luca De Meo aveva avvertito che se il piano proseguirà senza modifiche l’industria automobilistica europea rischia di pagare fino a 15 miliardi di euro in sanzioni, con la prospettiva di ridurre la produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli e la possibile chiusura di stabilimenti.
Bisogna evitare un collasso dell’industria automobilistica, di cui già di vedono i primi sintomi con la chiusura di stabilimenti Volkswagen in Germania. Questo è l’imperativo che si sono dati Repubblica Ceca e Italia, unite nella battaglia per ammorbidire le prossime regolamentazioni. Il ministro dei Trasporti ceco Martin Kupka ha dichiarato che l’intesa tra i due Paesi è stata raggiunta il 1° novembre. E sarà presentata durante il vertice dell’Unione Europea previsto questa settimana a Budapest. Kupka ha sottolineato le difficoltà che le case automobilistiche incontreranno nel rispettare i nuovi limiti di emissione, in particolare in un contesto in cui cala l’interesse per i veicoli elettrici in tutta Europa. “Non possono farcela, dato che l’interesse per le auto elettriche sta calando in tutta Europa” (fonte: Reuters), ha affermato il ministro, avvertendo che le sanzioni metterebbero a rischio gli investimenti delle aziende in ricerca e sviluppo.
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