Tieni il telefono in mano mentre guidi? Patente sospesa. Così pure se al volante dopo aver assunto alcol o stupefacenti: la novità è che basterà risultare positivi al test salivare, senza più la necessità di provare l’alterazione. E se recidivi, via la patente a lungo. E poi via la patente per 7 o 15 giorni se hai meno di 20 anni e passi col rosso, vai troppo forte, non metti la cintura.
Il ministro Salvini vorrebbe veder approvato in Parlamento il disegno di legge (ddl) approvato dal Consiglio dei ministri di modifica al Codice della Strada entro l’autunno. Questo rafforzamento delle misure di contrasto alla guida pericolosa viene promosso nell’ottica di ammodernamento del testo normativo in vigore, risalente al 1992, ma è soprattutto la risposta ai molti, troppi casi di incidenti che stanno balzando agli onori, ma verrebbe da dire agli orrori, delle più recenti cronache. L’obiettivo è quindi “rendere le strade più sicure e proteggere gli utenti più deboli della strada”, ha commentato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a margine della recente approvazione del Consiglio.
Il giro di vite, nel ddl si dipana in 18 articoli che, di fatto, inaspriscono pene e sanzioni: i minorenni trovati ubriachi o drogati al volante non potranno più guidare fino al compimento dei 24 annni. I recidivi potranno perdere la patente fino a 30 anni, una sorta di ergastolo; tutti i già condannati per ebbrezza avranno l’obbligo di installare (e usare) l’alcolock, il dispositivo che sopra il tasso zero non avvia il veicolo.
“Guerra” anche ai telefonini, attualmente in cima alle distrazioni dei guidatori e autentico demone sociale. Perché è bene ricordarlo, almeno “il 15% degli incidenti è causato dalla distrazione per chat e WhatsApp”, ha aggiunto il Ministro. Come abbiamo visto, basta averlo in mano e con lo schermo acceso per distrarsi e, se beccati, essere puniti. Sospensione breve della patente fra 7 e 15 giorni anche per chi guida contromano, passa col rosso, non allaccia le cinture, trasporta il bambino senza l’apposito seggiolino.
Riflettori puntati anche su vecchi e nuovi protagonisti della mobilità leggera: per i monopattini saranno obbligatori assicurazione e targa, se no sono previste sanzioni da 100 a 400 euro, il casco per tutti (minorenni e maggiorenni) e frecce e freni su ambo le ruote (multe da 200 a 800 euro). A garanzia dei ciclisti, si valuta la distanza di 1,5 metri per sorpassarle. Spazio forse inesistente nei centri di molte città come Milano, da tempo attive nella riduzione delle carreggiate.
In caso d’incidente (in autostrada) il traffico potrà essere rallentato dalla safety car, come in Formula Uno. Ci saranno poi nuove norme per regolamentare le ztl, gli autovelox che dovranno essere omologati, modifiche per rendere più sicuri i passaggi a livello e modifiche alle sanzioni per la sosta vietata.
Interessante, infine, il bonus di due punti previsto per favorire una (più) reale educazione stradale: il ddl prevede un premio per i ragazzi che a scuola frequentano (e superano?) i corsi sulla sicurezza stradale organizzati dal ministero dell’Istruzione e del Merito, da applicare al conseguimento della patente. I neopatentati non potranno comunque guidare veicoli di grossa cilindrata prima di tre anni.
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