Testo di Mattia Eccheli
I nomi sono importanti. Le case automobilistiche li sottopongono a numerose verifiche e non solo per questioni di diritti. Possono influire sui destini di alcuni modelli, se non addirittura deciderli. Con la sua Lacetti, ad esempio, la Daewoo non aveva avuto grande fortuna. Né l’aveva avuta la Mitsubishi con la sua Pistachio.
La stessa Stellantis, per evitare un contenzioso con il governo italiano, ha modificato il nome dell’ultima Alfa Romeo ancora prima di farla arrivare sul mercato, da Milano a Junior. L’Ovale Blu sta per rilanciare la Capri (e il Made in Italy?) e quasi certamente oggi la Ford non ribattezzerebbe Escort uno dei suoi modelli più popolari.
Il costruttore cinese Xpeng potrebbe trovarsi di fronte allo stesso dilemma se e quando dovesse decidere di proporre in Europa, in particolare in Italia, la sua nuova berlinona elettrica da 4,78 metri di lunghezza della quale sono state da poco diffuse le prime foto. Il suo nome è alfa numerico: M03 Mona.
Nella parte settentrionale del paese, soprattutto nel nord-est, con un particolare riferimento al Veneto, battezzata in questo modo la macchina potrebbe suscitare qualche perplessità. Di sicuro non avrebbe problemi con l’apposito ministero della Repubblica, ma non è detto che la denominazione venga apprezzata da tutti. E pensare che erano circolate perfino indiscrezioni circa la possibilità che Mona diventasse addirittura un marchio autonomo, come Genesis per la Hyundai o Onvo per la Nio, solo per fare qualche esempio.
Il logo piazzato centralmente all’anteriore rivela che alla fine il costruttore ha optato “solo” per una specifica variante con questo nome. Molto più semplicemente Mona, però, non è altro che l’acronimo di “Made Of New AI”. Forse già la “i” finale, almeno in Italia, ne cambierebbe la possibile accoglienza. La limousine cinese a zero emissioni, le cui batterie sono fornite dalla BYD, è ipotizzata con un’autonomia superiore ai 500 chilometri e, in Cina, ha un costo di circa 200.000 Yuan, l’equivalente di meno di 26.000 euro.
Prodotta nella fabbrica di Zhaoqing, a Guangdong, la vettura sarà disponibile in tre tinte. Sviluppata sull’architettura Fuyao, dispone tra le altre cose dell’XNGP, acronimo di Xpeng Navigation Guided Pilot. La M03 Mona è frutto della cooperazione con la divisione veicoli elettrici intelligenti della società di ride handling Didi, acquisita poco meno di un anno fa dalla Xpeng, che ha ufficializzato il debutto italiano con l’autunno.
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