Mazda ha ufficializzato l’arrivo globale della sua nuova berlina elettrica, la EZ-6. Presentata in anteprima al Salone di Pechino lo scorso aprile, la vettura sarà commercializzata a partire da quest’autunno, con un debutto previsto in Cina per poi estendersi al mercato europeo. Nasce dalla stretta collaborazione tra la casa giapponese e il gruppo automobilistico cinese Changan Automobile. Se dovesse prodotta in Cina, come è plausibile che sia, potrebbe risentire dell’eventuale “effetto dazi”.
La EZ-6 coniuga l’eleganza del design Kodo tipico di Mazda con le avanzate tecnologie e la connettività del partner orientale. Rappresenta l’erede naturale della Mazda 6, ma con importanti aggiornamenti. Costruita su una piattaforma a trazione posteriore, la EZ-6 condivide la sua architettura con la berlina Changan SL03 e misura 4,92 metri di lunghezza, superando di 11,4 cm la Mazda 6 precedente.
Non sarà solo e soltanto elettrica, perché tra le opzioni in termini di motorizzazioni è prevista pure una versione ibrida alla spina. Il modello Bev può contare su di un’autonomia di 600 km stando al Ciclo di omologazione cinese CLTC. Mazda è stata tradizionalmente cauta nel mondo dei veicoli elettrici, come dimostrato dal lancio del crossover MX-30, che non ha rappresentato una svolta nel settore della mobilità elettrica.
E infatti nonostante l’impegno verso l’elettrificazione, non abbandona il motore a combustione interna. A inizio anno, la casa automobilistica ha stretto una partnership con Toyota e Subaru per sviluppare nuovi motori a basse emissioni, esplorando soluzioni come l’idrogeno liquido e i carburanti sintetici, che potrebbero rappresentare un’alternativa sostenibile ai combustibili fossili.
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Le vetture, frutto di una stretta collaborazione tra la FIA e i team, presentano significative modifiche aerodinamiche volte ad aumentare il carico e migliorare le prestazioni