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Lotta alla criminalità in autostrada

di Redazione - 13/05/2024

Testo di Mattia Eccheli

Autunno caldo lungo i 314 chilometri dell’Autostrada del Brennero. Soprattutto per chi traffica in sostanze illecite. Grazie a un progetto congiunto fra la stessa A22, la Guardia di Finanza e il Centro di Scienze della sicurezza e della criminalità delle Università di Trento e Verona dopo l’estate verranno adottate tre nuove apparecchiature che dovrebbero permettere al personale della Fiamme Gialle di individuare più facilmente sostanze proibite o trasportate illegalmente.

L’ungo l’A22 transita oltre il 10% dell’export nazionale

Il valico del Brennero è strategico dal punto di vista logistico e commerciale e non solo perché l’autostrada che porta il suo nome attraversa quattro regioni: Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia e Emilia Romagna. Ma soprattutto perché è il più agevole sull’asse nord sud: malgrado rappresenti appena il 5% della rete autostradale italiana, lungo l’A22 transitano annualmente 70 milioni di veicoli e il 10,5% dell’intero import export nazionale.

Per questa ragione è una rotta importante anche per le organizzazioni criminali che la scelgono per i traffici di esseri umani, di carburanti e olii minerali di contrabbando e prodotti contraffatti come le sigarette.

Di Nicola: “Contributo all’innalzamento dei livelli di sicurezza”

“Costruire nuovi strumenti che possano supportare le attività investigative sui traffici illeciti lungo l’Autostrada del Brennero A22 – ha sintetizzato Andrea Di Nicola, professore di Criminologia alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento – va nella direzione di dare un contributo, speriamo sostanziale, all’innalzamento dei livelli di sicurezza di questo tratto autostradale fondamentale, certamente per il nostro territorio ma anche per l’intera nazione”. I prototipi di scanner radio compatto (uno) e spettrofotometro (due) verranno ulteriormente sperimentati in questi mesi prima di venire ufficialmente adottati in autunno tra il confine e Modena.

Controlli più rapidi e affidabili grazie anche all’intelligenza artificiale

I dispositivi, tutti utilizzabili all’aperto come al chiuso, sono stati sviluppati grazie all’impiego di tecnologie avanzate. Lo scanner radio compatto (pronto con novembre) è in grado di individuare “carichi sospetti ed eventuali doppi fondi”: “Ideale per agevolare l’attività di controllo delle Forze dell’Ordine perché permette l’ispezione rapida dei veicoli stradali”, fanno sapere dall’A22 l’amministratore delegato Diego Cattoni e il direttore tecnico Carlo Costa.

Gli spettrofotometri sono invece strumenti scientifici impiegati per misurare l’assorbimento di luce di una soluzione chimica o di un materiale a diverse lunghezze d’onda. La loro adozione (da settembre) e il supporto di algoritmi di intelligenza artificiale consente analisi rapide di carburanti e olii minerali di contrabbando sui mezzi in transito.

 

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