Testo di Mattia Eccheli
La Aurus Senat, la limousine presidenziale di Vladimir Putin, era stata sviluppata prima dell’avvento della pandemia e anche dell’invasione dell’Ucraina, quando per lo sviluppo erano state coinvolte addirittura le divisioni Engineering di Porsche e Bosch. Le società tedesche avevano contribuito alla realizzazione del sistema Full Hybrid basato sul V8 biturbo da 4.4 litri da quasi 600 cv di potenza e 880 Nm di coppia abbinato ad un’unità elettrica da 63 cv.
Nel 2018, all’epoca della presentazione, era stata anticipata anche una versione equipaggiata con un V12 da 6.6 litri da 862 cv. Il progetto risale al 2013, anche se i primi modelli avevano lasciato le linee di assemblaggio solo nel 2021, dopo che la macchina era stata esposta perfino al Salone di Ginevra: la S600 “civile” e la L700 presidenziale.
Della gamma Kortezh avrebbero dovuto fare parte anche un Suv e un Van. L’esclusiva vettura è una di quelle che verrà prodotta dalla NAMI, una società a controllo pubblico, in una fabbrica nei pressi di San Pietroburgo che era appartenuta a Toyota. Lo stile è chiaramente ispirato agli storici modelli ZIL impiegati dai più potenti uomini di partito dell’era ex sovietica.
L’avvio della produzione è stato confermato nelle scorse ore da Denis Manturov, il vice primo ministro nonché responsabile del dicastero dell’industria del commercio. Le prime auto verranno fabbricate nel “riabilitato” stabilimento di Toyota entro la fine dell’anno. Secondo le fonti citate dall’agenzia Reuters sono già 40 le Aurus commercializzate quest’anno nel paese.
Una vettura come quella nelle disponibilità di Putin era stata regalata in febbraio a Kim Jong Un, il dittatore che detiene il potere nella Corea del Nord e che pare disponga di una ricca collezione di auto di lusso. Finora la NAMI aveva fabbricato le auto nella regione del Tartastan, a circa un migliaio di chilometri da Mosca.
Anche simbolicamente, la ripresa delle attività automobilistiche nel sito del più grande costruttore al mondo è importante per Putin, che sia internamente sia esternamente ha tutto l’interesse a dimostrare la propria indipendenza dall’Occidente, la scarsa efficacia delle sanzioni e la “normalizzazione” della situazione.
La nazionalizzazione di numerosi impianti (come quello dell’italiana Ariston delle scorse settimane) è un segnale politico oltre che una necessità per rilanciare l’industria nazionale. Le Senat presidenziale di Putin, naturalmente blindata (6,2 tonnellate di peso), è a passo lungo, ovvero 4,3 metri su un totale di 6,62 di lunghezza. Le varianti “ordinarie” arrivano a 5,6 metri con una distanza tra le ruote di 3,3 per un totale di 2.700 chilogrammi.
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